Home città Guidonia Guidonia, il polo civico: “No al Pd, incapace di rinnovamento”. Ora lo sguardo è al centrodestra

Guidonia, il polo civico: “No al Pd, incapace di rinnovamento”. Ora lo sguardo è al centrodestra

Guidonia, il polo civico: “No al Pd, incapace di rinnovamento”. Ora lo sguardo è al centrodestra

Tra valutazioni davvero ottimistiche, secondo le quali in caso di accordo con il Pd le civiche avrebbero vinto le elezioni (la somma matematica non fa la politica), arrivano i commenti del cartello delle cinque alla giornata di straordinaria follia, iniziata con un tavolo di trattativa e terminata senza candidato sindaco. Quello che spiegano le formazioni Guidonia Domani, Biplano, Nuovo Progetto, i Democratici e Movimento futuro Italia è che nelle ore concitate di martedì avrebbero comunque detto no, anche se il Pd non avesse chiuso la porta per voce del segretario Lomuscio che appunto non ha nemmeno aspettato la risposta ufficiale del gruppo.

Un mare agitato, inutile nasconderlo, Aldo Cerroni, Mauro Lombardo, Claudio e Michela Pauselli senza dimenticare Giuseppe Saccà detto Pino, il barbiere di Villalba fuoriuscito dalla casa democrat, i protagonisti della corsa civica sono in una fase delicata. Il problema non è tanto il mancato accordo con il Pd, ma l’addio del candidato sindaco Luigi Trapazzo. “Il tavolo delle liste civiche guidoniane ha grande rispetto per la storia, gli ideali e la funzione democratica di tutti i partiti politici italiani. Tuttavia riteniamo che da diversi anni questi stessi partiti abbiano faticato a mantenere il contatto con i territori locali, a selezionare classi dirigenti qualificate e non litigiose e a produrre il radicale rinnovamento della politica che tanto urge. Per questo molti di noi hanno, nel tempo, deciso di allontanarsi da queste strutture in attesa che la tendenza si inverta. Per queste ragioni, le nostre liste civiche non hanno voluto e potuto accettare l’offerta di alleanza politico-amministrativa rivoltaci in modo assai cortese dal Pd, pur sapendo di rinunciare così ad un apporto che avrebbe reso quasi scontata la vittoria elettorale”.

Nessun accenno alle parti vive di quelle trattativa, alla condizione cioè posta dalle civiche ai democratici di presentare tre liste, nella strategia di evitare un listone troppo pesante ai fini elettorali (e quindi al numero dei consiglieri). La proposta è stata rifiutata dai dem e da lì il rinvio delle decisioni ora dopo ora, fino all’entrata di Lomuscio alle 16 che ha chiuso le porte senza aspettare. Archiviata l’opzione Pd, le civiche restano disponibili “ad alleanze e intese con tutti i guidoniani che, anche militando nei partiti nazionali, siano convinti che il nostro progetto sia il più idoneo ad assumere il governo della nostra città in un momento così drammatico”. Un invito che chissà se a questo punto non sia rivolto a parti del centrodestra dove tante caselle sono ancora da sistemare. Messaggi per Marco Bertucci? Per i forzisti Sassano e Mazza? Non è dato sapere, intanto l’obiettivo resta quello di “avere il primo sindaco della sua storia non condizionato e non condizionabile dalle segreterie dei partiti”, senza dimenticare di ringraziare “il Presidente Luigi Trapazzo per il tempo che ci ha dedicato e la simpatia che ci ha rivolto”. Si apre una ennesima fase, a meno venti giorni dalla presentazione delle liste. redpol.

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