Guidonia, il Pd: via a consultazioni e primarie. E la pista Rettighieri è ancora calda

Politica di Guidonia Montecelio in movimento, nel clima che più anomalo non si può, le forze si organizzano. I democratici, reduci da una direzione frizzante consumata venerdì tardo pomeriggio, si avviano verso le elezioni amministrative. Consultazioni con le altre forze di centrosinistra e primarie a marzo, annuncia il segretario Mario Lomuscio che spinge al massimo per il confronto con i cittadini, nel tentativo – è chiaro – di colmare le distanze.

Un vertice dove non sono mancate frizioni, prese di posizione, al cospetto del vice segretario provinciale inviato a tenere le fila – come da prassi – dei rituali di partito. “Abbiamo ribadito la volontà di impiegare massimo impegno e senso di responsabilità in questa fase – dicono dal Pd – la città ha infatti bisogno di un’amministrazione caratterizzata da capacità, trasparenza e legalità”. Come arrivarci, è tutt’altro paio di maniche. Se ne è discusso eccome nella riunione di venerdì, “in momenti come questi è importante che la politica faccia il suo corso – dice Lomuscio – è basilare che i partiti si relazionino tra loro e con i cittadini. Bisogna ascoltare le esigenze della gente e affiancare la società nelle difficoltà quotidiane”. Per questo, anticipa, “abbiamo deciso di iniziare le consultazioni politiche, con momenti di confronto tra il Pd e tutte quelle le forze politiche e sociali che vorranno assumersi questa grande responsabilità: governare Guidonia”. Un’agenda che prevederà quindi incontri, con un doppio tema, programma e candidato sindaco, questioni che – suggerisce il segretario – vanno entrambe condivise. “Abbiamo deciso di utilizzare lo strumento delle primarie di coalizione proprio per garantire massima condivisione e partecipazione. Auspico che le forze politiche e civiche di centrosinistra accolgano questa nostra proposta. Programmare ed organizzare questo momento politico è fondamentale per il futuro di Guidonia Montecelio, al fine di dare inizio a questa nuova fase, in cui non si può prescindere dal confronto, dalla condivisione e dal senso cittadino”.

La tabella di marcia prevede quindi la costituzione dell’albo degli iscritti che, chiuso a fine febbraio, consentirà a quanti si registreranno di votare il 19 marzo, mentre il 4 sono previste le candidature. Questa è la strada formale del percorso, richiesto a gran voce dai due ex consiglieri Emanuele Di Silvio e Simone Guglielmo, in lizza per concorrere anche se ancora non ufficialmente, e da Domenico De Vincenzi che da un paio di giorni pubblica sui social network – a ripetizione – simbolo e scritta di “Futuro Comune”. Una lista civica? Un messaggio nella bottiglia per i maggiorenti romani e regionali? Tutto può essere, anche se le somiglianze con il nome del gruppo di Marco Bertucci, Impegno Comune, sarebbero motivo per qualche esperto di comunicazione politica, di suggerire altri nomi. Ma tempo ce n’è. Intanto, al di là delle dichiarazioni di rito, l’impressione è che sembra sia ancora calda la pista di Marco Rettighieri candidato sindaco.
Gea Petrini