Home Cronaca Guidonia, Di Palma indagato per corruzione: inchiesta sul trasporto pubblico. Affidamenti senza gara da 6 milioni di euro per le casse pubbliche

Guidonia, Di Palma indagato per corruzione: inchiesta sul trasporto pubblico. Affidamenti senza gara da 6 milioni di euro per le casse pubbliche

Guidonia, Di Palma indagato per corruzione: inchiesta sul trasporto pubblico. Affidamenti senza gara da 6 milioni di euro per le casse pubbliche

Accordi in odor di corruzione per assicurare l’assegnazione diretta degli appalti relativi al trasporto locale e allo scuolabus. Una giornata ad alta tensione ieri nel Palazzo, per ore la Guardia di Finanza ha setacciato gli uffici delle Finanze, dei Servizi Sociali e della Pubblica Istruzione, in cerca di carte. E perquisizioni sono scattate anche nelle abitazioni delle persone coinvolte, risultano indagate per corruzione l’ex sindaco facente funzioni Andrea Di Palma, che avrebbe ricevuto benefici per perfezionare l’assegnazione, i dirigenti Gilberto Pucci e Corrado Cardoni insieme a tre imprenditori. Nel mirino della Procura di Tivoli, diretta da Francesco Menditto, le modalità attraverso le quali è avvenuto l’affidamento alla Sap per altri tre anni.

Pioggia di guai a Guidonia. E’ un bollettino nero, le inchieste sulla gestione della casa pubblica si moltiplicano. Indagini che stanno toccando diversi settori, in un Comune per sette anni nelle mani del centrodestra, dove l’ex sindaco Eligio Rubeis – appena tornato in libertà, fermo il divieto di non toccare il suolo della città – è stato agli arresti domiciliari per quindici mesi. Dal quel momento (il 20 luglio 2015), il governo ha retto un ulteriore anno in un clima che dall’esterno appariva pessimo, tagliato dalla tensione e dai timori. Un anno nel quale il direttore d’orchestra del Palazzo bianco è stato Andrea Di Palma, vice di Rubeis, promosso appunto facente funzioni del sindaco, ideatore dei manifesti con la mano e la scritta cubitale “Basta!”. Al malcostume e al malaffare, intendeva così. Trovate comunicative poco aderenti con il quadro disegnato dalla Procura a più riprese, tutto da dimostrare certo, ma le inchieste sono continuate a spuntare come funghi su fatti più o meno recenti. Il trasporto pubblico è rispetto ad altre vicende, un capitolo fresco.

Sei milioni in tre anni. La partita degli autobus è finita sotto la lente degli inquirenti, a non quadrare le circostanze attraverso le quali Andrea Di Palma avrebbe garantito il via libera all’affidamento in cambio di vantaggi, e questa è la vicenda sul piano giudiziario. Dal punto di vista strettamente amministrativo, gli step sono stati due. Il primo passaggio avviene il 18 gennaio 2016. Quel giorno la Giunta presieduta dal facente funzioni Di Palma (unica assente l’ex assessore Federica Ieraci) si occupa sia del trasporto pubblico che dello scuolabus. Atti d’indirizzo con i quali l’esecutivo decide la linea d’azione in vista della scadenza dei contratti il 30 giugno, entrambi i servizi, va specificato, erano già in mano alla Sap dal 2013 (anche lì fu prorogata). La Giunta decide di non passare da bando pubblico ma di affidare in via diretta i servizi e per tre anni, cioè dal primo luglio 2016 al 3 dicembre 2019. In termini di soldi, si tratta per il Tpl di 966mila euro di valore medio annuo del contratto di servizio, per lo scuolabus 1 milione e 157mila. Sono cinque pagine fitte di richiami normativi, dal Parlamento europeo in giù. La sostanza è contenuta in poche righe, il grimaldello attraverso il quale si scavalca il bando. Quando infatti il valore del contratto medio annuo è inferiore a 1 milione di euro o si tratta di meno di 300mila chilometri, il servizio può essere affidato direttamente. Soglie che aumentano a 2 milioni di euro e 600mila chilometri nel caso di piccole e medie imprese che operano con meno di 23 veicoli. E questo – recitano tutti e due gli atti che sono praticamente fotocopia – è il caso della Sap che è piccola e media impresa, con soli 9 autobus. Quindi il gioco è fatto, tanto più che la gara pubblica è poco praticabile visto “lo scarso numero di operatori disponibili a praticare analoghe condizioni, a tutto svantaggio della qualità, efficienza, efficacia del servizio come oggi reso”. Tant’è che la nave salpa a tutti gli effetti il primo luglio, quando il dirigente Cardoni firma le determine di affidamento vere e proprie, da qui al lontano 2019.
Gea Petrini

Leave a Reply