Home città Guidonia Guidonia, Massini: “Forza Italia deve esprimere il candidato sindaco. E fuori Di Palma dalla coalizione”

Guidonia, Massini: “Forza Italia deve esprimere il candidato sindaco. E fuori Di Palma dalla coalizione”

Guidonia, Massini: “Forza Italia deve esprimere il candidato sindaco. E fuori Di Palma dalla coalizione”

di Gea Petrini

“Forza Italia c’è e deve esprimere il candidato sindaco”. Solo una notte dalla plenaria degli azzurri che ha riunito esponenti e ex eletti sul nodo spinoso delle elezioni amministrative. Maurizio Massini, ingegnere, consigliere comunale nel primo governo Rubeis, tira le somme del vertice dove ha portato una linea chiara, dall’analisi degli errori nell’ultimo anno di gestione targata Andrea Di Palma, il partito può rimettersi in campo, rivendicando la leadership.

Dodici presenti, tra i quali il portavoce comunale Andrea Mazza, Michele Venturiello, Marianna De Maio, l’ex assessore Adriano Mazza (l’uomo che ha tenuto i conti del Palazzo per anni), Maurizio Neri, Alfio Rencricca e l’ex dirigente Umberto Ferrucci (ai suoi tempi l’urbanistica andava che era una bellezza), convocati nella sede a due passi da via Roma. Il grande assente Stefano Sassano, tra i protagonisti dello scioglimento, dopo aver partecipato al primo incontro, la scorsa settimana, riservato ai soli ex amministratori, ha invece disertato il summit allargato. “Non so se per ragioni politiche”, dice Massini, che è tra quelli a lui più vicini, ma di certo l’apertura e i toni pacati dell’ex picconatore nell’altro rendez vous sono stati apprezzati dai rubeisiani, come riconosciuto a quanto pare anche durante la riunione di ieri. Alle spalle, d’altronde, c’è un partito dilaniato dall’esperienza di governo fino a quella che Massini definisce “la guerra civile”, l’alzata di mano di tre forzisti contro il Bilancio per far cadere il governo. “Io l’ho voluto, ho spinto Sassano a farlo, ma certo so che non è stato facile”.

Dopo otto mesi, con le urne sempre più vicine, gli azzurri – tra qualche battuta al veleno ma senza tirarsi le sedie – si sono ritrovati sulla possibilità di ricompattare le fila. Lo spiega il portavoce Mazza, in una road map che prevede altri due incontri interni, in un paio di settimane, prima di confrontarsi con gli interlocutori, a cominciare da Fratelli d’Italia. “La riunione è andata bene – dice Mazza – tutti hanno espresso il proprio pensiero, abbiamo parlato del passato come giusto, l’importante è che sia emersa la volontà di lavorare per riunire il partito e riconfermare di essere la forza principale del centrodestra nel tavolo di trattative con i potenziali alleati. Questo ci consentirà con loro di individuare un candidato sindaco capace e spendibile che possa riportarci al ballottaggio. Forza Italia chiaramente arriverà con suo nome, poi la valutazione sarà collegiale del tavolo”.

E che la chance di non spaccare sia a portata di mano, lo riconosce Massini che fissa però dei paletti, uno ha il nome di Andrea Di Palma. “Anche se in una situazione difficile – commenta l’ingegnere – c’è da parte di tutti la volontà di verificare le condizioni per rimettersi in campo. Forza Italia non ha gestito bene l’ultimo anno di amministrazione, quando il facente funzioni Andrea Di Palma era a capo della Giunta. E’ stato un errore grosso non sciogliere prima del 24 febbraio dell’anno scorso, farlo avrebbe evitato la guerra civile che poi c’è stata. Il facente funzioni ha sbagliato tutto e dopo i suoi manifesti con scritto Basta, gli avremmo dovuto chiedere le dimissioni. Di Palma non potrà fare parte della coalizione, altrimenti mi sentirò libero di non fare campagna elettorale”. Rispetto alle prospettive, “Forza Italia deve esprimere il candidato sindaco e poi si andrà a trattare con gli altri, noi non facciamo un passo indietro, siamo ancora il partito di maggioranza relativa e nel primo governo Rubeis abbiamo realizzato molto per la città”. E proprio l’ex sindaco ancora svolge un ruolo, non lo dicono solo i rumors, tra riunioni bi e trilaterali, lo stesso Massini precisa: “Ho chiesto che ci sia un un incontro con Eligio, è stato il leader del centrodestra in questi anni, è opportuno parlare con lui”. La riunione dovrà essere organizzata a Tivoli, perché l’architetto a Guidonia non può mettere piede.

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