Home città Guidonia Guidonia, l’affondo di Palozzi sui dissidenti: “Mazza rappresenta Forza Italia, il direttivo è valido”

Guidonia, l’affondo di Palozzi sui dissidenti: “Mazza rappresenta Forza Italia, il direttivo è valido”

Guidonia, l’affondo di Palozzi sui dissidenti: “Mazza rappresenta Forza Italia, il direttivo è valido”

Il direttivo dei sette, nominato lunedì sera, non solo è valido ma il portabandiera Andrea Mazza ha la piena legittimità politica. A mettere la parola fine – solo per ora – alla guerra interna a Forza Italia, è il coordinatore provinciale Adriano Palozzi. Proprio a lui si era rivolto Maurizio Massini, consigliere del primo governo Rubeis, vicino a Stefano Sassano, contestando aspramente la decisione di approntare l’altro ieri nel corso del vertice interno, un direttivo che secondo l’ingegnere non ha alcuna validità, non essendo frutto di un congresso. Uno scontro senza esclusione di colpi, che ha condotto Massini a chiedere le dimissioni di Mazza, come condizione necessaria per sedersi poi tutti intorno al tavolo. La proposta, avanzata già la scorsa settimana, era insomma vista come un segno di pace interna. Ma l’idea non è stata proprio considerata, portando invece gli azzurri presenti a blindarlo lunedì con il direttivo. E Palozzi interviene assestando colpi ai dissidenti: “Il direttivo è in linea con quello che vuole il partito, cioè prepararsi alle elezioni. Il portabandiera Mazza è il coordinatore comunale, lui quindi è il riferimento sul territorio. E Mazza quindi è nelle condizioni di fare tutto, convocare le riunioni, preparare la lista, confrontandosi certo costantemente con il partito, io vengo relazionato dopo ogni incontro. Non ci sono i tempi tecnici per fare un congresso a Guidonia prima delle elezioni – dice Palozzi – quindi il direttivo viene nominato dal coordinatore e dai consiglieri uscenti. Se chi ha sollevato la questione vuole partecipare, lo può fare, è un organismo aperto. Sia chiaro però che a Guidonia non è possibile che chiunque si alza può dire che Mazza non può fare il coordinatore, che il direttivo non è legittimo”. redpol.

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