Home Cronaca Guidonia, la Leonardo da Vinci contro il bullismo online: venerdì iniziativa con la polizia

Guidonia, la Leonardo da Vinci contro il bullismo online: venerdì iniziativa con la polizia

Guidonia, la Leonardo da Vinci contro il bullismo online: venerdì iniziativa con la polizia

Bullismo e internet, l’istituto Leonardo da Vinci di Guidonia in campo per informare e tutelare i ragazzi. Un impegno che va avanti ogni giorno nella scuola attraverso i docenti e che venerdì 24 febbraio sarà al centro di una iniziativa nel teatro San Francesco della parrocchia Santa Maria di Loreto. La dirigente scolastica Gabriella Di Marco illustrerà con la professoressa Alessandra Daga un lavoro di ricerca sull’uso del web da parte degli adolescenti, svolto da alunni delle ex terze dell’anno scorso, in collaborazione con Donatella Tuzi dell’Istat di Roma. Un’occasione di approfondimento al quale parteciperà anche la polizia attraverso l’ispettore Davide Sinibaldi del commissariato di Tivoli, coordinatore del progetto Scuola Sicura che in un percorso a tappe prevede lezioni nelle classi sugli aspetti emersi dal confronto con insegnanti e genitori.

Con internet cambia il linguaggio, mutano le forme di comunicazione, l’esposizione è amplificata senza più confini. “Il cyberbullismo – spiegano dalla scuola – è bullismo praticato con i nuovi mezzi di comunicazione. Le chat, ma soprattutto i social network, sono diventati i canali che mettono alla gogna spesso i più deboli o il soggetto da sacrificare in poco tempo con una moltitudine di persone. Un problema molto grave, che sta prendendo piede da tempo e che si sta cercando di risolvere, partendo subito con azioni informative e preventive. Informare i soggetti bullizzati dicendo che c’è chi può aiutarli, chi può cercare di risolvere i loro problemi. Problemi che spesso alle famiglie vengono nascosti, per pudore, per timore. Ma possono emergere nelle scuole, ambienti in cui i ragazzi vivono quotidianamente, dove possono trovare un coetaneo pronto ad aiutarlo, segnalando il disagio. E la scuola, a volte, può sostituirsi alla famiglia, qualora fosse assente o impreparata, intervenendo nella soluzione del problema, chiedendo aiuto anche ad altre istituzioni preposte in tal senso”.

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