Home città Guidonia Guidonia, Forza Italia è ancora di Rubeis. Ma nel conclave Massini lancia la proposta choc

Guidonia, Forza Italia è ancora di Rubeis. Ma nel conclave Massini lancia la proposta choc

Guidonia, Forza Italia è ancora di Rubeis. Ma nel conclave Massini lancia la proposta choc

Una sessantina di persone, nella sala del Duca d’Este di Tivoli Terme, location affatto casuale, un nuovo quartier generale che consente all’ex sindaco di partecipare ai summit di Forza Italia. E così è stato, ieri nel tardo pomeriggio, gli azzurri di Guidonia Montecelio si sono incontrati per stabilire linea e road map in vista delle elezioni. Due i criteri emersi: no al listone e posizione dominante di Forza Italia nella scelta del candidato sindaco. L’unico sussulto dei cuori lo ha regalato Maurizio Massini che ha presentato un lungo documento in cui chiede che gli ex consiglieri di maggioranza siano esclusi dalla candidatura a sindaco.

A convocare il conclave, il coordinatore comunale Andrea Mazza che insieme all’ex capogruppo Michele Venturiello, a Maurizio Neri come espressione del direttivo appena nominato, ha tenuto le fila della riunione. Inutile nasconderlo, i riflettori puntavano tutti su Eligio Rubeis. Rieletto nel 2014 per la seconda volta, ex capo incontrastato, pur se tra big di peso, del centrodestra, l’architetto al centro di un ciclone giudiziario, 15 mesi di domiciliari, ha visto un impero franare. Al Duca d’Este, nell’assenza dell’antagonista Stefano Sassano, l’ex sindaco non ha mostrato i muscoli e non ha nemmeno incitato a battaglie di rivalsa. Nella giacca color salmone chiaro, e jeans bicolore, il look è rimasto lo stesso, Rubeis ha tenuto un intervento di circa quindici minuti, alla “vogliamoci bene”, così lo descrive una autorevole fonte azzurra. Non è una resa, si capisce alla perfezione quando bisogna decidere cosa fare del documento bollente presentato da Massini. E’ un dissidente, uno di quelli che volevano sciogliere, vicino a Sassano, ma protagonista assoluto in questa fase di un’azione di contrasto alla linea reggente del binomio Mazza-Rubeis. Prima ha chiesto al coordinatore di mettersi da parte, poi incassato il no piovuto anche dal provinciale, si è presentato ieri con il pezzo di carta capace di sconquassare strategie e piani in ogni stanza: gli ex consiglieri di maggioranza non possono candidarsi sindaco. Con un colpo solo li avrebbe archiviati tutti i papabili di queste settimane, dall’azzurra Marianna De Maio all’amico di FdI Alessandro Messa. Un criterio che consentirebbe di segnare concretamente quella discontinuità di cui tanto si parla nelle stanze e sui giornali.

Tant’è che il documento non è passato dalla firme dell’assemblea. A stoppare la raccolta di adesioni sull’idea, lo stesso Rubeis che avrebbe consigliato di tenerlo in considerazione ma senza la consacrazione formale del partito di Guidonia, che sarebbe diventata troppo vincolante. D’altronde sull’argomento spinoso della leadership, l’ex sindaco avrebbe detto: me lo chiedono di candidarmi, ma non si può. Insomma, l’architetto avrebbe sottolineato, chi ha guai con la giustizia, anche solo un avviso di garanzia, non può essere in prima linea in nessun modo. E fino a qui, niente di rivoluzionario. Il documento massiniano nelle mani di Mazza sarà portato oggi pomeriggio in quel di Roma dove alle 16 c’è la mega riunione tra partiti. Sarà presentato come una riflessione emersa, non come posizione generale. C’è oggi il famoso tavolo di coalizione, diverse macchine romberanno da Guidonia in direzione della Capitale, con i big e gli aspiranti big del centrodestra che al cospetto dei segretari provinciali discuteranno dell’avvenire. Forza Italia, FdI e Noi con Salvini, in un miraggio di coalizione.
Gea Petrini

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