Guidonia, Carusi (Pd): “Chiesti sacrifici enormi ai cittadini per i disastri del centrodestra, tutti responsabili nessuno escluso”

“Saranno i cittadini a pagare lo scempio che si è fatto a Guidonia”. Reazioni di fuoco al crac finanziario della terza città del Lazio che per dieci anni dovrà affrontare un piano da lacrime e sangue. E’ il momento di individuare i colpevoli del disastro che, dice chiaro e tondo Patrizia Carusi, ex capogruppo del Pd, hanno i volti della ex maggioranza di centrodestra.

Riequilibrio finanziario, la procedura scelta dal commissario prefettizio Giuseppe Marani, si chiama così. Una formula a disposizione dei Comuni con gravi squilibri di bilancio che programmano il risanamento dei conti attraverso precisi interventi di riduzione della spesa e aumento del gettito delle entrate. Cioè, tagli ai servizi e tributi al massimo. “E’ una scure sulla città”, commenta con toni gravi Carusi, “per due anni il gruppo del Partito Democratico ha ripetutamente denunciato la situazione e adesso le conseguenze le pagheranno i cittadini. A ogni nostra richiesta di verifica e chiarimenti, l’ex governo rispondeva che eravamo di fronte a un Bilancio virtuoso. Ecco, invece, che viene fuori la verità. Non capisco la funzione dell’ex assessore Adriano Mazza, bisognerebbe chiedergli cosa ci ha raccontato in questi anni”.

I meccanismi che si sono innescati per la democrat sono chiari, “la volontà di vincere a tutti i costi nelle elezioni del 2014 ha portato a questo”. Gli effetti concreti del piano di riequilibrio finanziario, cadono a pioggia sulla città. “Penso al personale dipendente, dove vanno a finire i fondi per il salario accessorio? E ancora più terribile è la ricaduta sulla città, saranno chiesti pesanti sacrifici. Dalla riduzione dei servizi al teatro chiuso, Guidonia Montecelio sarà colpita in ogni aspetto, ed è inaccettabile”.

E la realtà già oggi è traballante, a dir poco, se per un temporale – ricorda Carusi – interi quartieri restano bloccati, in ostaggio. “Porto l’esempio di Villanova, le strade si allagano ogni volta che piove, le fognature non reggono. Ora chi lo farà il collettore? Ma in tutto il comune è così”. Di fronte a questo scenario nero che di più non si può, l’ex capogruppo non ha dubbi su chi siano i colpevoli, e sferra un attacco al governo Rubeis: “C’è una responsabilità morale e politica pesantissima, non so come questi personaggi possano pensare di ripresentarsi alle prossime elezioni. Nessun escluso, perché ormai non salvo più neanche un consigliere di maggioranza. la responsabilità è di tutti”.

geape.