Home Cronaca Guidonia, è caos Finanze: il dirigente Argentino mette nero su bianco il corto circuito nei pagamenti

Guidonia, è caos Finanze: il dirigente Argentino mette nero su bianco il corto circuito nei pagamenti

Guidonia, è caos Finanze: il dirigente Argentino mette nero su bianco il corto circuito nei pagamenti

di Gea Petrini

argentinoC’è un ritardo nei pagamenti dei fornitori da record, qualcosa come 14 mesi. Le Finanze nel Comune di Guidonia Montecelio sono nel pieno caos, non c’è solo la questione dei conti in rosso e del mega buco di bilancio, il vortice coinvolge a pieno anche la macchina burocratica. Insomma, è il meccanismo a fare acqua da tutte le parti. Prova del nove, le ultime mosse nell’organizzazione, la competenza dei mandati di pagamento tolti a Gerardo Argentino e spostati sulla segretaria comunale, dopo una lettera ad alto tasso di criticità spedita dal dirigente sulle scrivanie che contano che ha scoperchiato i punti deboli dell’universo Finanze.

La premessa è d’obbligo. Meglio operare una ricognizione. Allora, i mandati di pagamento, cioè la firma che consente il via libera alla liquidazione di fornitori di beni e servizi, all’origine dei tempi era – come da regole – un potere nelle mani del dirigente di settore, cioè Gilberto Pucci. Come noto, al capo delle Finanze, coinvolto in diverse inchieste giudiziarie, il compito è stato tolto già da un po’, se ne occupava al suo posto l’ex segretaria comunale Rosa Mariani. Poi è andata via anche lei, il commissario prefettizio ha cercato di risolvere il rebus stanze e funzioni, affidando a fine ottobre l’affaire pagamenti a Gerardo Argentino, dirigente dell’Ambiente e più. Intanto, meglio chiarirlo, Marani ha messo Pucci a sovrintendere i più tenui servizi di staff, lasciandogli le Finanze solo in via temporanea, fino all’esito cioè del colloquio di Natale con il quale sarà scelto un dirigente esterno, a tempo determinato. Sembrava sottinteso quindi, che pure l’incarico ad Argentino dei mandati di pagamento fosse con scadenza a fine dicembre, perché poi tutto sarebbe confluito nelle mani del fiduciario, il nuovo dirigente assunto. Invece qualcosa è andato storto, perché la materia è stata tolta ad Argentino prima, dandola alla segretaria comunale.

Questione di lettere e rapporti tesi. A scatenare la giostra finale, secondo le indiscrezioni, una lettera inviata da Argentino ai vertici del Palazzo il 29 novembre. Pochi punti, con i quali il dirigente richiamava l’attenzione su una serie di problematiche che affliggono le Finanze, portando a un corto circuito del meccanismo. Intanto la separazione dell’ufficio pagamenti (quello appunto che gli era stato affidato) dalla Ragioneria. Per cui in sostanza chi firma per il via libera si ritrova a essere mero esecutore, senza avere nemmeno una vaga idea di quale sia la reale situazione di cassa. Argentino aveva posto poi il nodo della logistica: una via vai continuo di fornitori che chiedono di essere pagati aveva iniziato a invadere l’ufficio dell’ambiente, dove non c’è possibilità di filtrare l’ingresso. E poi il nodo cruciale dei ruoli. Il servizio infatti attualmente è svolto da dipendenti di categoria b senza un funzionario di riferimento. Una carenza che – secondo l’analisi del dirigente – oltre a comportare incertezza degli operatori durante il lavoro, è una delle cause principali nel ritardo dei pagamenti, arrivato ormai a 14 mesi. E non è bazzecola, il Comune si espone così a possibili danni erariali. Ultimo fronte acceso da Argentino, la cronologia dei pagamenti: il dirigente aveva avvisato chiaro e tondo che si sarebbe attenuto strettamente al criterio cronologico di presentazione delle fatture. Precisando che ogni eventuale deroga sarebbe stata ammessa solo su richiesta motivata (e ritenuta valida) dei rispettivi dirigenti di settore. Un quadro insomma da mille e una notte, condito dalle difficoltà di rapporti con la Ragioneria, dopo le ultime azioni del dirigente che ha annullato un paio di determine ritenute scottanti.

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