Home Cronaca Fonte Nuova, modifica nel bando nuove chiese: il canone diventa un’opera pubblica

Fonte Nuova, modifica nel bando nuove chiese: il canone diventa un’opera pubblica

Fonte Nuova, modifica nel bando nuove chiese: il canone diventa un’opera pubblica

“Monetizzazione del canone” proponendo la realizzazione di un’opera pubblica. Questo il nuovo principio introdotto, con una rettifica in corsa all’avvio pubblico, dall’amministrazione comunale che ha messo a bando due aree pubbliche da trasformare in “polo religioso-culturale” ad opera delle comunità che presentino un progetto adeguato. Obiettivo: favorire “l’integrazione multiculturale”. 

La modifica

Se prima il diritto di superficie per 99 anni si concedeva con un canone da versare a cadenza annuale, ora l’intenzione è di “monetizzare” quelle somme e trasformarle in un beneficio tangibile sin da subito per la città. Ed ecco come: il canone proposto, moltiplicato per 99 anni, può essere destinato un tutto o in parte alla realizzazione di un’opera pubblica, da sottoporre alla valutazione insindacabile dell’amministrazione comunale e il cui importo lavori deve essere preventivamente determinato. In caso di aggiudicazione dell’area e di ok su tutto, il proponente dovrà redigere il progetto esecutivo e sostenere tutte le spese di realizzazione. Se l’importo è inferiore alla monetizzazione del canone, la parte restante sarà versata anno per anno, se è uguale o superiore nulla sarà dovuto dal Comune. Si prevede anche una cauzione da rilasciare subito, del 10% dell’importo stimato nel piano definitivo del polo religioso, a garanzia della realizzazione dell’intervento. 

Le aree selezionate

Tecnicamente si tratta di un “avviso pubblico per la concessione in diritto di superficie di aree di proprietà comunale da destinare a polo religioso-culturale”. Possibili location: un lotto di seimila metri quadrati lungo via Settembrini e un altro di tremila lungo via Carlo Cattaneo. Chi partecipa alla gara dovrà presentare un progetto rispettando paletti e indicazioni forniti dall’avviso. Alla base una convenzione che dovrà regolare i rapporti con l’amministrazione. Il canone di partenza annuo per il diritto di superficie richiesto dal Comune, in ragione delle finalità sociali e culturali, è di 2.160 euro per il lotto grande e di 1080 per quello più piccolo, fatte salve le eventuali offerte migliorativie che verranno proposte. 

La proroga

Vista l’introduzione della modifica la scadenza dell’avviso pubblico è stata prorogata di 45 giorni. Per cui il nuovo termine per la consegna delle offerte è fissato al 21 maggio prossimo. RedCro 

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