Il Comune non paga l’affitto, sfrattato il centro per l’impiego: Guidonia perde il servizio. Guglielmo: “Incapaci”

Chiude i battenti il centro per l’impiego di Guidonia, sfrattato dai locali di via Montelucci in centro città, perché il Comune non paga l’affitto. L’epilogo di una clamorosa ennesima vicenda che colpisce i servizi, iniziata più di un mese fa quando l’ufficiale giudiziario si era presentato ai dipendenti del centro per l’impiego, nello stupore generale, a fronte della pluri morosità dell’ente. In due anni, infatti, sono state pagate al privato proprietario dello stabile, solo poche mensilità. L’appuntamento dell’otto maggio, con il ritorno dell’ufficiale giudiziario era segnato sul calendario. Il caso era stato sollevato con forza, se ne era occupato il sindacato, il capogruppo del Pd Simone Guglielmo aveva invitato formalmente il sindaco Michel Barbet e la Giunta, durante il consiglio, a un intervento immediato per scongiurare il peggio. Invece l’otto maggio è arrivato e nessuna soluzione è stata messa in campo dall’amministrazione cinque stelle chiamata a coprire le spese per l’affitto del centro, che dipendeva però dalla Città Metropolitana. Per  gli impiegati questa mattina l’amara sorpresa. E il necessario trasferimento negli uffici di Tivoli, mentre Guidonia quindi perde il servizio. Secondo quanto emergerebbe non sarebbero mancati momenti di tensione durante la visita dell’ufficiale giudiziario che avrebbe avuto anche un botta e risposta con il vicesindaco Davide Russo arrivato sul posto.

Un fatto “gravissimo” per il capogruppo democrat Guglielmo che boccia l’operato del governo pentastellato della terza città del Lazio. “Trovo veramente al limite del sopportabile le politiche dei cinque stelle che si stanno dimostrando inadeguati nell’amministrare Guidonia. Zero efficienza e nessuna efficacia nella loro azione che anzi si ripercuote sulla vita dei cittadini in maniera negativa. Avevo sottoposto la questione del centro per l’impiego in consiglio, investendo l’intero governo, l’ho seguita fino a ieri, eppure – assicura Guglielmo – non sono stati capaci di mettere in campo alcuna soluzione per salvare il servizio, nonostante si fosse parlato della possibilità di arrivare fino a dicembre”. Il sindaco ha dimostrato “leggerezza”, ribadisce, “una ulteriore sconfitta, i dipendenti spostati a Tivoli, mi chiedo perché Guidonia deve arrivare sempre ultima?”. Ormai – è la tesi del consigliere piddì – questa è la “città dei disservizi” e le responsabilità sarebbero tutte in capo ai cinque stelle “che non sanno governare ma subiscono i processi politici. I fatti purtroppo danno ragione alle minoranze. Non sono antisistema – conclude – sono un movimento antiservizi”.
Gea Petrini