Home Politica Ciao Ezio, la tua Tivoli ti saluta

Ciao Ezio, la tua Tivoli ti saluta

Ciao Ezio, la tua Tivoli ti saluta

“Annalà come va sta Tivoli nostra?”. “Insomma Ezio, hai visto quella delibera che hanno pubblicato ieri?”. “Ma questi so ragazzi, bisogna lasciarli fare”. Di conversazioni così ne ricordo tante, in sezione vicino a quel palazzo comunale che ti aveva visto protagonista per anni e dove con orgoglio avevi indossato la fascia tricolore. Ezio Fiorenzi se ne è andato ieri pomeriggio, dopo settimane difficili in cui non aveva perso il sorriso e la voglia di seguire le sorti della Città che tanto ha amato. Ad agosto, quando è arrivato il ricovero in ospedale, la stanza del secondo piano del San Giovanni Evangelista, il suo ospedale quello dove aveva lavorato per anni e per cui aveva combattuto mille battaglie, si è riempito di consiglieri vecchi e nuovi, uomini e donne che negli anni hanno avuto la fortuna di potersi confrontare con acuto e sagace osservatore della politica e uno strenuo difensore della “cosa pubblica”. Paziente tessitore ha riannodato più volte i fili di un’opposizione spesso stanca e priva di forze, instancabile difensore di quel bene comune che non smetteva mai di mettere sopra ogni cosa. Di lui avevamo ancora bisogno, ne aveva ancora bisogno questa città, che oggi è orfana di un personaggio che l’ha amata e curata sopra ogni cosa. I suoi figli migliori sapranno fare tesoro di quell’insegnamento, ricordando lo sguardo sornione e il sorriso compiaciuto di quel padre di tutti che sapeva guardare oltre le cariche, i titoli e le caselle da ricoprire, che arrivava in consiglio, si sedeva in un angolo e pensava a quanto ancora c’era da fare. Prima dei ruoli ci sono i progetti e le idee, diceva, convinto che non ci fosse altro modo di governare. La vera rivoluzione è stato crederci sempre. Quella non morirà mai.
Anna Laura Consalvi

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