Home Cronaca Chiusura cave, Di Silvio: “In 2mila rischiano il lavoro ma Di Maio a Guidonia non si vede”

Chiusura cave, Di Silvio: “In 2mila rischiano il lavoro ma Di Maio a Guidonia non si vede”

Chiusura cave, Di Silvio: “In 2mila rischiano il lavoro ma Di Maio a Guidonia non si vede”

Non è l’estate a fermare la protesta che monta intorno alle politiche dei cinque stelle di Guidonia Montecelio che ieri hanno dato il via alla chiusura delle cave, inviando la prima revoca di autorizzazione mentre le altre ristagnano negli avvisi di diniego. Un colpo alle trattative in corso da mesi, denuncia con forza il consigliere comunale del Pd Emanuele Di Silvio, impegnato dal primo minuto a difesa dei lavoratori, autore della mozione votata dal consiglio a garanzia dell’occuapazione. Eppure nelle stanze del Comune, nonostante il tavolo aperto con la Regione, gli impegni in vista dell’accordo di programma, si sceglie la linea della chiusura che se estesa porterà al disastro: “Ben 2.000 sono i lavoratori tra diretti e indotto – ricorda Di Silvio – che rischiano il posto a causa della chiusura delle cave, ma qui a Guidonia Montecelio, a differenza dell’Ilva di Taranto, il Ministro del Lavoro Di Maio non si vede, forse proprio perchè ad emanare tali provvedimenti c’è un’amministrazione targata 5 stelle”.

Un brutto segnale, alla vigilia di ferragosto, pensato magari per farlo passare sotto silenzio e che sconfessa la fatica compiuta a Roma per trovare una soluzione praticabile. “Inutili gli sforzi della Regione Lazio, rappresentata dell’assessore Manzella, che ha tentato in tutti i modi di salvaguardare il settore e i livelli occupazionali. A nulla infatti sono serviti i tavoli di confronto per trovare soluzioni congiunte con l’amministrazione comunale, arrivata persino al punto di impugnare i provvedimenti Regionali con un ricorso al Capo dello Stato. L’obiettivo comune sarebbe dovuto essere quello di salvaguardare il territorio, le attività e i lavoratori. Ma sotto la guida di un sindaco incapace – attacca il democratico – ostaggio di una giunta romana e insensibile alle problematiche locali, ciò non é stata considerata una priorità. Le 2.000 famiglie che rischiano di restare senza lavoro, rappresenteranno una crisi sociale di portata epica per Guidonia Montecelio e per i comuni limitrofi. Ad essere compromesse definitivamente – conclude Di Silvio – saranno l’economia e lo sviluppo della città, a scapito di un welfare già inadeguato a supportare le attuali problematiche sociali. Continueremo la battaglia al fianco dei lavoratori e delle loro famiglie”.

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