Home Cronaca Caro mensa a Fonte Nuova: colpite fasce basse. Pulsone: “Peggio che con Cannella”

Caro mensa a Fonte Nuova: colpite fasce basse. Pulsone: “Peggio che con Cannella”

Caro mensa a Fonte Nuova: colpite fasce basse. Pulsone: “Peggio che con Cannella”

A pochi giorni dall’inizio dell’anno scolastico il costo della mensa torna al centro del dibattito dell’opinione pubblica. A lanciare il tema è Cesidio Pulsone, leader della formazione civica “Gente di Fonte Nuova” che aveva appoggiato il sindaco Piero Presutti in campagna elettorale ma non è riuscita ad entrare in consiglio comunale. Nonostante l’alleanza iniziale, adesso questa formazione politica sta prendendo decisamente le distanze dai primi passi del governo Presutti. Partendo da un costo di 4,20 euro per i residenti e 4,78 per i non residenti sono le tariffe, stabilite con la delibera di giunta numero 3 dello scorso 17 luglio, che attacca Pulsone sono più alte di quelle dell’anno scorso quando era sindaco Fabio Cannella con l’assessore alla pubblica istruzione Maria Fiorenza Virgallito.

Andando nel merito, la delibera presuttiana (votata dal sindaco e dall’assessore Manuel Tola mentre l’altro assessore Lorena Colasanti era assente) prevede un’esenzione totale per le famiglie seguite dai servizi sociali che abbiano un reddito fino a 5.824,91 euro. Per quanto riguarda i nuclei familiari con identico reddito ma senza l’ausilio dei servizi sociali la riduzione è del 50%. Le tariffe di epoca cannelliana, invece, (delibera 40 del 19/5/2016) prevedevano un’esenzione totale fino a 6.000 euro senza questa distinzione. Con Presutti l’esenzione totale è prevista anche per gli alunni disabili riconosciuti dalla legge 104/92, gli invalidi civili minori, i minori sottoposti a particolari provvedimenti dell’autorità giudiziaria e i minori orfani. Per Cannella, invece, l’esenzione totale spettava alle famiglie con figli disabili fino a 18.000 euro, ai minori sottoposti a provvedimenti particolari dell’autorità giudiziaria e le famiglie con più di quattro figli con reddito inferiore a 30.000 euro.

Andando sulle riduzioni parziali, invece, nella delibera Presutti troviamo una riduzione del 30% per le famiglie con redditto tra 5.824,92 e 8.000 euro e del 20% per quelle tra 8.000,01 e 12.000 euro; ai tempi di Cannella, invece, la riduzione era del 50% per le famiglie con reddito tra 6.000 ed 11.000 euro. La giunta Presutti ha stabilito, inoltre, per chi avesse più di un figlio la riduzione del 10% con reddito tra 12.000,01 e 19.593,21 euro; tetto più alto rispetto alla delibera Cannella che era fissato sui 18.000 euro ma con un’esenzione più sostanziosa del 50%. “Ho scelto di appoggiare questo progetto politico – commenta Pulsone che è anche vicepresidente del comitato genitori – perchè il mio obiettivo era rivedere completamente il servizio e le tariffe. A questo punto non ci sono le condizioni per un appoggio di alcun tipo a questa amministrazione”.
Vincenzo Perrone

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