Home città Guidonia Bufera convenzione, Spinella vota: è conflitto d’interessi. Di Silvio: “Il marito è dipendente, incompatibilità”

Bufera convenzione, Spinella vota: è conflitto d’interessi. Di Silvio: “Il marito è dipendente, incompatibilità”

Bufera convenzione, Spinella vota: è conflitto d’interessi. Di Silvio: “Il marito è dipendente, incompatibilità”

Conflitto d’interessi per la consigliera cinque stelle Laura Spinella che ha votato in aula la delibera sulla convenzione per affidare all’esterno i procedimenti disciplinari sui dipendenti comunali. Incompatibilità per l’eletta perché il marito lavora per il Comune di Guidonia Montecelio. E’ l’ennesima bufera che si scatena intorno all’accordo voluto dalla maggioranza pentastellata di Michel Barbet che ha demandato all’ufficio interprovinciale della Bassa Romagna il compito di dirimere le controversie e occuparsi dei contenziosi. Non c’è solo quindi l’esternalizzazione, i costi, il giallo dell’adesione di Guidonia in una delibera di Genzano di quattro mesi fa.

Il nodo dell”incompatibilità della Spinella è stato sollevato in consiglio, subito dopo il voto al quale la consigliera ha partecipato alzando la mano, da Emanuele Di Silvio del Pd. “Voglio che venga messo a verbale che c’è un consigliere comunale che ha l’incompatibilità all’interno dell’aula perché ha il marito che è dipendente comunale. Chiedo che da parte della segretaria comunale vengano fatti gli atti per l’incompatibilità diretta”. La consigliera in questione è appunto la Spinella, mentre la criticità non è stata ignorata dalla collega di opposizione Arianna Cacioni, di FdI, figlia di una dipendente comunale. Cacioni infatti si è alzata ed è uscita dall’aula non partecipando al voto. Lunga e consolidata la normativa, a cominciare dall’articolo 78 del Tuel che obbliga gli amministratori all’astensione nel caso ci sia una relazione diretta con l’oggetto della delibera, ribadita in più sentenze della giustizia amministrativa per garantire l’imparzialità e la trasparenza. Se c’è legame tra il contenuto della delibera e un parente fino al quarto grado, non si può partecipare neanche alla discussione. Figurarsi votare. geape.

Leave a Reply