Home Interviste Benetti: “Per il centrodestra serve un candidato di alto profilo, non chi si è arroccato nel governo Rubeis”. Richiesto vertice di coalizione

Benetti: “Per il centrodestra serve un candidato di alto profilo, non chi si è arroccato nel governo Rubeis”. Richiesto vertice di coalizione

Benetti: “Per il centrodestra serve un candidato di alto profilo, non chi si è arroccato nel governo Rubeis”. Richiesto vertice di coalizione

di Gea Petrini

Un candidato di alto profilo, e di discontinuità rispetto all’esperienza del governo Rubeis, a capo di una coalizione larga. Nel “vuoto”, la voce che si sente è quella dell’azzurro Mirko Benetti, il primo ad alzare il sipario sul futuro del centrodestra a Guidonia Montecelio. Proprio oggi, quattro righe chiare inviate al coordinatore provinciale di Forza Italia Adriano Palozzi per organizzare un incontro con tutti i soggetti politici che intendano costruire un nuovo progetto per le elezioni 2017. Sferzante e diretto, Benetti è stato consigliere fino al 2014, e in posizione critica con il secondo governo Rubeis. Oggi parte da un’analisi feroce.

La fotografia della situazione politica.
Il centrodestra come al solito è un passo indietro. Mentre nel centrosinistra ci sono due giovani quarantenni che tentano di contendersi la poltrona di sindaco e svecchiare un partito ormai obsoleto, con un Movimento Cinque Stelle che si autoalimenta nel suo immobilismo cronico, c’è poi un centrodestra diviso, che non è concentrato nell’elaborare una strategia di governo per la terza città del Lazio che la conduca fuori dal buco dei debiti e da un tunnel di disservizi.

Come ripartire?
Proprio oggi ho scritto al coordinatore provinciale di Forza Italia Adriano Palozzi per sollecitare un incontro con tutte le realtà politiche di centrodestra. Perché sia chiaro un elemento, non si può arrivare come sempre è successo ad avere il nome del candidato sindaco il giorno prima della presentazione delle liste. Il centrodestra a Guidonia Montecelio benché se ne dica ha realizzato tanto: solo unito e partendo da una seria autocritica, che fino ad oggi invece non c’è mai stata, può tornare a essere vincente. Per riuscirci è necessario mettere da parte le strategie personalistiche di chi mira a ottenere la candidatura a sindaco solo per assicurarsi un posto in consiglio comunale, e trovare un punto di unione intorno a un nome che sia di alto profilo politico o manageriale.

Fermiamoci all’alto profilo politico. Ci sono nel centrodestra di Guidonia figure di questo tipo?
Sì ci sono, penso a chi si è dimesso molti mesi prima della fine del governo o a chi ha svolto un ruolo fondamentale di puntello a una certa gestione all’interno del consiglio e dalla maggioranza.

Quindi il candidato deve segnare la rottura con la precedente amministrazione?
Se si vuole vincere e dare un senso di discontinuità, non può essere candidato sindaco chi si è arroccato fino all’ultimo minuto utile nel fortino della gestione amministrativa.

Lei come intende contribuire al progetto del centrodestra? Si candiderà?
Non escludo un impegno in prima persona, ma qualora mi fosse chiesto, nonostante la mia forte criticità con il secondo governo Rubeis, farei un passo indietro.

Dice di aver parlato con Palozzi per convocare un incontro, e con il coordinatore cittadino Andrea Mazza?
Non ho avuto ancora modo di parlare con Andrea, preferisco farlo di persona vista l’amicizia di lunga data che ci lega. Non c’è bisogno quindi di alcuna formalità.

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