Home Politica A volte ritornano: a Tivoli ricompaiono i consiglieri del sindaco e sono 35

A volte ritornano: a Tivoli ricompaiono i consiglieri del sindaco e sono 35

A volte ritornano: a Tivoli ricompaiono i consiglieri del sindaco e sono 35

Che fine hanno fatto i consiglieri del sindaco? Resistono e sono in 35, poco meno rispetto a quelli della prima ora ma sempre tanti, con compiti disparati che vanno dalla banda larga ai condoni e che si muovono da tempo in lungo e largo per la città con titolo ma senza portafoglio. La faccenda, che già qualche anno fa finì all’attenzione dell’aula e delle cronache locali, è riapparsa grazie ad una mozione che porta la firma del consigliere di opposizione Alessandro Petrini, non proprio di ieri diciamo – risale a otto mesi fa – e che ha trovato la soddisfazione di finire nel dibattito del parlamentino solo lunedì scorso.

“Dopo circa 8 mesi ed almeno 6 richiami al Regolamento fatti nel corso degli ultimi 6 Consigli comunali ai quali ho partecipato, giovedì scorso il Sindaco ha finalmente risposto alla mia interrogazione scritta che chiedeva l’elenco dei “Consiglieri del Sindaco” e le rispettive materie di competenza”, scrive Petrini in un post in cui allega anche il fantomatico elenco e sottolinea i tempi lunghi necessari per ottenere risposte.

“La lista che mi è stata consegnata mi sembra piuttosto smilza rispetto a quanto fosse all’inizio della consiliatura. Tante persone con deleghe fantomatiche o meno sono infatti sparite dall’elenco, o perché hanno rinunciato di spontanea volontà o perché il sindaco ha deciso di revocare le deleghe, infatti la Città non è mai venuta a conoscenza di revoche di deleghe o di “attribuzione” delle stesse”, continua Petrini ponendo l’attenzione sulla gestione della faccenda da parte di Giuseppe Proietti e sulla mancanza di comunicazione relativa alle attività che il gruppo, comunque numeroso, ha portato avanti in questo periodo. Un “modello innovativo”, come lo definì lo stesso primo cittadino in una nota stampa diffusa tempo fa, “basato sulla trasparenza, la partecipazione e la condivisione delle attività che ha dato finora ottimi risultati”. Sapere quali siano potrebbe essere cosa buona e giusta.
Anna Laura Consalvi

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