Home Cronaca Regionali, Vincenzi eletto: Ferro fuori ma è in compagnia. Tra gli esclusi Grasselli e Alesiani

Regionali, Vincenzi eletto: Ferro fuori ma è in compagnia. Tra gli esclusi Grasselli e Alesiani

Regionali, Vincenzi eletto: Ferro fuori ma è in compagnia. Tra gli esclusi Grasselli e Alesiani

Intorno alle 22 circolano messaggi allarmati, tipo: “Tutte schede solo con il simbolo, non ci sono preferenze”. I big, i notabili, i signori del voto, quelli che comunque andrà la matita segnerà nome e cognome, fanno i conti con questa Italia bicolore, gialla cinque stelle da metà in giù e azzurra leghista in su, che fa capitolare il Pd, archivia le litanie di Berlusconi che firma contratti con gli italiani in tv, scardina punti di riferimento, e chissà se con altri veramente saldi in arrivo. E’ la notte del tutto può accadere, allora nemmeno loro, quelli che riempiono ristoranti meglio di Cracco e affittano tensostrutture da concerto, nessuno si sente al sicuro, nessuno ha più i nervi saldi. In un clima da psicodramma – diciamo la verità – ieri pomeriggio è inziata dopo la lunga delle politiche, la conta per le regionali. Il Lazio è di nuovo di Nicola Zingaretti, una vittoria storica per due ragioni. La prima, una resistenza del centrosinistra nel contesto antipiddì che conferma l’impressione: Nicola è uno che ce la fa a domare anche le onde più alte e chissà se (presto) anche quelle del partito nazionale. L’altra è che nel Lazio due mandati di seguito non si sono davvero mai visti. Zingaretti vince ma nelle stanze dei partiti si freme per i risultati di lista e le relative preferenze che non vengono più giù a cascata. I numeri definitivi ancora non ci sono, dopo 24 ore, ma qualche elemento chiaro già c’è anche in provincia di Roma. A Tivoli cinque candidati. Sarà eletto Marco Vincenzi del Pd che a conti non chiusi segna quota 7.441, il più votato nella sua città con 2mila preferenze, consigliere regionale uscente e per un periodo capogruppo. E’ fuori invece l’altro competitor piddì, ex deputato, Andrea Ferro che con 3.500 voti ancora molto parziali non riuscirà a entrare in zona buona, in città è terzo con 550 voti dopo Marietta Tidei, l’altra metà del ticket Vincenzi, e nome d’oro delle preferenze. Sempre di Tivoli un’altra sconfitta, Maria Rosaria Cecchetti, presidente del consiglio comunale, in lizza con la civica di Sergio Pirozzi: non ce la fa, al sindaco di Amatrice dovrebbe scattarne uno solo, ma firma comunque un risultato nel contesto buono, quasi 2mila voti e si ripete ancora parziali. Quarto nome da Tivoli Laura Cartaginese, più di 1000 voti in città, per ora 5.951, buoni risultati anche a Guidonia, la Cartaginese si gioca il posto in consiglio dopo la performance accanto alla metà della coppia, il più votato degli azzurri Adriano Palozzi. Niente da fare per Ezio Paluzzi di Leu e sicuramente fuori Flora Fusciello, candidata dei civici di Guidonia con Pirozzi, come resta fuori dall’Aula Francesco Petrocchi di Mentana, candidato con Forza Italia ma che a tabelle di metà pomeriggio conquista comunque già 1.600 voti. Tornando tra i civici, Matteo Alesiani di Mentana, nome di punta della squadra Pirozzi, portato dall’asse che arriva a Tivoli, sfiora adesso i 3mila voti (dato ancora parziale) ma non riuscirà a superare Pirozzi: resta però un ottimo risultato. In casa Fratelli d’Italia la provincia di Roma ha premiato Giancarlo Righini, ma Micol Grasselli, la più votata in assoluto di Fonte Nuova, con una cifra complessiva che al momento sfiora i 4mila voti, non entra. Quasi 6mila, sempre in FdI, per Paolo Della Rocca ex sindaco di Palombara sostenuto anche da pezzi importanti a Guidonia, quasi 6mila voti (5.877) e incertezza però sugli esiti finali come per il cinque stelle Valerio Novelli di Fonte Nuova.
Gea Petrini

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