Li chiamano effetti collaterali della raccolta differenziata porta a porta e si manifestano ogni volta che in un comune si parte a macchia di leopardo. In parole povere si tratta della condizione che vivono le zone limitrofe a quelle in cui il servizio è già partito, che si trovano a dover subire un vero e proprio assalto da parte di chi non ha voglia di mettersi a separare i rifiuti. I pendolari dell’immondizia, come vengono spesso e volentieri chiamati, preferiscono prendere la macchina e caricarci letteralmente i sacchi della spazzatura per buttarli dove ancora si può fare un fagotto unico senza dover armeggiare con mille sacchetti diversi ognuno per tipo di immondizia A vivere questa condizione di disagio sono i residenti di via dei Pini e di via Enrico Toti a Tivoli, che hanno segnalato la situazione in cui si trovano. “Siamo diventati la discarica dei quartieri limitrofi e delle zona dove c’è il porta a porta — racconta un cittadino alle prese con il problema – la sera è un viavai di macchine che gettano rifiuti di ogni genere”, tra questi – secondo la testimonianza – anche un furgone bianco. Una situazione da codice rosso che in realtà non si manifesta solo di notte ma anche in pieno giorno, e le continue proteste non servono a nulla. Per cercare di arginare il fenomeno la richiesta che viene fatta è semplice: aumentare i controlli che possano fare da deterrente al vandalismo della mondezza fino a quando il servizio di raccolta porta a porta non sarà esteso a tutta la città.
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