Home Politica Tivoli, nasce Partecipazione popolare: “La spinta innovativa del civismo non si è esaurita”

Tivoli, nasce Partecipazione popolare: “La spinta innovativa del civismo non si è esaurita”

Tivoli, nasce Partecipazione popolare: “La spinta innovativa del civismo non si è esaurita”

Il simbolo c’è, i responsabili del movimento anche, nasce a Tivoli la lista civica Partecipazione popolare che come dice il nome stesso ha come obiettivo “il coinvolgimento e la partecipazione attiva dei cittadini alla vita politica, culturale e amministrativa della città”. Così spiegano Matteo Pallante e Alessandro Centani che lanciano subito un segnale chiaro e positivo al cartello delle civiche che con Proietti governa la città: “Auspichiamo il dialogo con i movimenti e le associazioni presenti nel territorio al fine di individuare un percorso condiviso volto al bene comune, convinti che la spinta innovativa del civismo non sia esaurita ma che essa debba, invece, essere rafforzata ed incoraggiata. Non vogliamo più stare a guardare né tantomeno cedere alla rassegnazione e alla rabbia, sentimenti che fanno solo il gioco di partiti e movimenti che cavalcano paure ed insoddisfazioni. Siamo convinti che il cambiamento passi attraverso la partecipazione popolare e che Tivoli abbia bisogno di donne e uomini liberi e determinati che diventino protagonisti, in una città civile, sensibile, accogliente, disponibile, fiduciosa, unita nelle sue differenze, inflessibile contro la corruzione ed il clientelismo, in grado di rimettere in moto lo sviluppo economico e sociale, che intenda la politica come servizio ed abbia come unico obbiettivo il bene comune”. In vista delle elezioni è necessario – spiegano Pallante e Centani – aprire alle proposte che arrivano dalla città “per elaborare un programma che guardi lontano e che individui temi specifici e puntuali, composto di progetti veri, fattibili e sostenibili. Facciamo nostro un famoso appello attuale tutt’oggi che sintetizza quanto detto finora: a tutti gli uomini liberi e forti che sentono alto il dovere di cooperare ai fini superiori, senza pregiudizi né preconcetti. Perché solo dal confronto e dalla partecipazione popolare parte il cambiamento perché “le idee non possono realizzare nulla. Per realizzare le idee, c’è bisogno degli uomini”.

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