Home Cronaca Tivoli, guerra fredda tra le civiche proiettiane. L’uscita di Marinelli scatena gli ex

Tivoli, guerra fredda tra le civiche proiettiane. L’uscita di Marinelli scatena gli ex

Tivoli, guerra fredda tra le civiche proiettiane. L’uscita di Marinelli scatena gli ex

La decisione di Angelo Marinelli di cambiare casacca non è passata inosservata. A scatenare la polemica sono proprio gli ex compagni di avventure della lista “Partecipazione Popolare” che ieri pomeriggio hanno risposto alla formalizzazione del passaggio del consigliere nella civica Altra Italia. Una scelta che era nell’aria e che comunque sicuramente lascerà strascichi sia dentro che fuori la compagine di maggioranza. “La cosa che lascia più stupiti è il fatto che si fregiava ancora della “carica” di “Capogruppo della lista Partecipazione Popolare”. Si parla di linea politica, ma è da giugno 2019, momento della sua elezione, che non partecipa più ad una riunione del direttivo della lista né agli eventi pubblici organizzati da Partecipazione popolare. Diventa difficoltoso parlare di politica con chi, nella fase di stesura del programma elettorale, non ha mai partecipato alla redazione dello stesso. Risulta difficoltoso parlare di politica con chi, della politica, poco interessa –. Commentano da Partecipazione Popolare, ricapitolando anche la storia politica di Marinelli – Purtroppo però l’errore principale è stato il nostro, avendo fatto partecipare all’interno della lista chi, qualche mese prima delle elezioni, “flirtava” con la coalizione capitanata dal Pd tiburtino: dinamiche dopotutto comprensibili a ridosso delle elezioni, dato che il suddetto è stato candidato nel 2014 e nel 2010 a sostegno del centro-sinistra tiburtino. Ma tutto ci potevamo aspettare tranne che andasse a sposare il progetto leghista-civico di Laura Cartaginese! Come si può dunque parlare di politica e di bene comune con chi fa dell’opportunismo e del cinismo politico (forse inconsapevolmente) l’unica motivazione? Per ora l’unico bene che ci risulta essere conservato è il gettone di presenza in aula consiliare”. Insomma la guerra dei veleni è appena cominciata. Non è possibile non notare l’evoluzione degli equilibri in aula, dove la supremazia delle liste con più di un eletto al momento rischia di non tenere più di tanto e in vista di un possibile rimpasto di giunta il sindaco, Giuseppe Proietti, pur nel rispetto della tanto sbandierata autonomia decisionale, non potrà non tenerne conto. alc

Leave a Reply