Home Cronaca Tivoli, da casa cantoniera a Casa dei fiori. Taglio del nastro per il progetto nato dal Dopo di noi

Tivoli, da casa cantoniera a Casa dei fiori. Taglio del nastro per il progetto nato dal Dopo di noi

Tivoli, da casa cantoniera a Casa dei fiori. Taglio del nastro per il progetto nato dal Dopo di noi

Una “casa” che si trasforma per accogliere persone con disabilità e prive di sostegno nell’ambito del progetto “Dopo di noi”. Taglio del nastro ieri per la “Casa dei Fiori”, il nome scelto per ribattezzare la Casa cantoniera di via Tiburtina assegnata al Comune di Tivoli dalla Regione Lazio. Una struttura, come dice lo stesso Municipio, innovativa di tipo familiare e di co-housing per persone con disabilità ad alta autonomia, che da una parte risponde al bisogno abitativo dall’altra favorisce lo sviluppo e la valorizzazione della vita relazionale e la promozione dell’inclusione nella comunità degli ospiti. “Questo sarà un luogo in cui i nostri ragazzi potranno avere la possibilità di dare il meglio di sé per loro stessi e per gli altri – dice il sindaco di Tivoli, Giuseppe Proietti, che anticipa anche l’ulteriore destinazione dell’immobile, la sede dell’Avis, la prima sul territorio tiburtino -. Insieme alla Casa dei Fiori, abbiamo voluto fortemente che anche l’Avis avesse una sede in cui poter svolgere dignitosamente la sua funzione di assistenza a questa nostra comunità. Ringrazio quanti hanno lavorato alla realizzazione di questi due importanti progetti, il Rotary Club di Tivoli per aver donato gli arredi e in particolare la Vicesindaca e assessore alle Politiche Sociali Maria Luisa Cappelli e il consigliere e presidente della commissione Servizi Sociali e Sanità Fabio Attilia”. “Questo è solo un primo passo di quello che intendo e che intendiamo fare per il futuro, perché abbiamo l’obbligo istituzionale ma soprattutto morale di includere i nostri ragazzi. Io credo che “Dopo di Noi” significhi soprattutto “Durante noi” e che questa casa debba essere un punto di partenza verso una nuova speranza per questi ragazzi che sono come dei fiori che vanno sostenuti e amati e per le loro famiglie”, aggiunge l’assessore ai Servizi Sociali, Maria Luisa Capelli. 

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