Home Cronaca Tivoli, aggressione al pronto soccorso. Asl: “Episodi intollerabili”

Tivoli, aggressione al pronto soccorso. Asl: “Episodi intollerabili”

Tivoli, aggressione al pronto soccorso. Asl: “Episodi intollerabili”

Aggressione al pronto soccorso di Tivoli, la Direzione Strategica della Asl Roma 5 ringrazia tutte le istituzioni “che stanno esprimendo vicinanza”. L’episodio, l’ennesimo di violenza, avvenuto l’altra sera al pronto soccorso quando un uomo ha aggredito gli operatori e danneggiato i locali ha chiaramente dato il via alle reazioni. “Il responsabile – spiegano dall Asl – seppur pentito dell’azione compiuta, è stato denunciato per danneggiamento a persone e cose e per interruzione di pubblico servizio. Azioni del genere non possono e non devono essere tollerate, la sicurezza e l’incolumità di ognuno vanno difese e perseguite. Pur non potendo prevedere azioni violente, la riorganizzazione della zona dei Triage e un sistema di informazione ad uso esclusivo degli utenti saranno previsti all’interno dei futuri lavori di ristrutturazione del Dea insieme ad una decisa azione di umanizzazione con la collaborazione e la presenza di personale proveniente da associazioni accreditate all’interno delle sale di attesa di ogni Pronto Soccorso aziendale per dare sostegno, consigli, indicazioni sui percorsi alle persone, nei limiti ovviamente della normativa sulla privacy”.

Forte preoccupazione dalla Cisl FP Roma Rieti. “Il fenomeno delle violenze sul luogo di lavoro è presente in tutti i reparti, ma il Dea  rimane quello con più episodi in assoluto. Una situazione che denunciamo da anni.  Spesso alla base di tutto c’è la totale mancanza di figure che si interfacciano con l’utenza presente nelle sale d’attesa, dedite alla gestione dei conflitti che spesso si trasformano in aggressioni al personale. Gli operatori sono lasciati soli a fronteggiare questo problema, eppure basterebbe riorganizzare strutturalmente la zona Triage ed inserire un sistema d’informazione ad uso esclusivo degli utenti. Se non si dà il via alla messa in atto di questi progetti di natura organizzativa, quanto descritto resterà un problema cronico del Dea di Tivoli”.

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