Home città Tivoli Tivoli 1919, sconfitta e contestazione dei tifosi: striscione contro la scelta di far pagare l’ingresso delle gare casalinghe

Tivoli 1919, sconfitta e contestazione dei tifosi: striscione contro la scelta di far pagare l’ingresso delle gare casalinghe

Tivoli 1919, sconfitta e contestazione dei tifosi: striscione contro la scelta di far pagare l’ingresso delle gare casalinghe

Una domenica da dimenticare per la Tivoli 1919, quella appena passata. Oltre alla pesante sconfitta subita in campionato per 0-4 a Campo Ripoli per mano del Subiaco, in casa amarantoblu c’è da registrare la prima grande contestazione dei tifosi contro alcune decisioni prese quest’anno dalla società. Non è andata giù ai sostenitori tiburtini la scelta del presidente Solini di far pagare l’ingresso delle gare casalinghe 3 euro, gesto che a parere degli ultras va contro gli ideali fino ad ora trasmessi dalla nuova gestione nel corso delle ultime stagioni. In particolare, questo è il comunicato emanato dalla Tivoli 1919 Crew, gruppo organizzato della tifoseria locale.

“Per 3€ ti rendi incoerente…tanto lavoro per niente? Questo lo striscione che è stato esposto durante la partita casalinga contro il Subiaco, dove siamo rimasti fuori per il primi 45 minuti in segno di protesta. Il riferimento è al prezzo del biglietto d’ingresso. Lungi da noi essere di braccio corto, visto e considerato tutti i soldi spesi per amore della Tivoli. E lungi da noi vantarci di ciò né tantomeno rinfacciarli. Quello che vogliamo sottolineare è il “tradimento” dei valori con cui la Tivoli è rinata ormai 4 anni fa. Valori ed ideali che si univano in uno scopo: riportare i tiburtini allo stadio e farli innamorare nuovamente dei colori amaranto blu. Scopo che sembrava essere stato raggiunto negli anni scorsi con l’umiltà e la voglia di crescere senza scendere a compromessi. E se l’obiettivo, con tanta fatica è stato raggiunto, perché perdersi ora? Perché rischiare di essere tacciati di essere approfittatori? Capiamo perfettamente i costi maggiori che ha portato il salto di categoria, ma da parte nostra abbiamo portato idee che però non sono state ascoltate. Abbiamo proposto di mettere l’ingresso come offerta libera, certi che i tiburtini rispondessero presente all’appello della squadra che porta il nome della città. Noi continueremo ad esserci. Anche se dovessimo pagare 100€ a partita. Ma continueremo a far sentire la nostra voce. La Tivoli ha bisogno di noi e di tutta la città. Ma il modo per riportare le tribune del Ripoli ad essere piene non è certo questo. LA TIVOLI SIAMO NOI!”

Ad inizio ripresa alcuni esponenti del tifo tiburtino si sono recati dal presidente Solini, consegnando la quota regolare di ingresso. Al rifiuto di ricevere i soldi a partita in corso (dall’inizio del secondo tempo in poi l’ingresso diventa gratuito) da parte dei massimi dirigenti del club, si è scatenata un’ulteriore discussione e diatriba che non può che far male alla squadra, specialmente in un momento delicato della stagione come questo. Un rapporto, quello tra società e tifoseria, che sembra essersi incrinato e che deve essere assolutamente ricucito, in quanto buona parte dei successi ottenuti dalla nuova Tivoli 1919 sono dovuti anche al sacrificio che ogni domenica hanno profuso questi ragazzi, sempre presenti sia in casa che in trasferta.
Alessandro Galastri

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