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Test Sierologici: “Fiano Romano, Comune apripista”

Test Sierologici: “Fiano Romano, Comune apripista”

Sta per concludersi la prima settimana dedicata alla campagna di screening sierologico covid 19 a Fiano Romano. Nella prima fase sono stati oltre ottocento i cittadini che sono riusciti a prenotarsi ma circa il doppio è rimasto fuori, a causa di una richiesta inaspettata. Per questo motivo il sindaco Ottorino Ferilli ha disposto un ulteriore servizio di prenotazione dal prossimo 25 maggio al 27, con screening per altri tre giorni: 28, 29 e 30 maggio. Sta per aprirsi una seconda fase e si valuteranno altri interventi per garantire maggiore accesso, fino ad esaurimento richiesta. Fiano Romano è stato il primo Municipio del Lazio ad avviare l’iniziativa. È stato, anche, uno di quei Comuni che, nella fase più critica quella iniziale, ha anticipato il Governo con alcune ordinanze proprio per intervenire tempestivamente attraverso misure per la prevenzione e gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19.

L’impatto della Covid-19 sulla comunità fianese è stata in percentuale dello 0,08%. Caso a parte, invece, per quanto riguarda il focolaio scoppiato in una casa di riposo privata – a Fiano non sono presenti RSA – che ha registrato un picco massimo di 39 positivi, quasi la totalità degli ospiti e 6 decessi. Con la richiesta all’ASL di mappare attraverso l’utilizzo dei tamponi tutte le case di riposo e comunità alloggio per anziani di Fiano Romano e di istituire una rete istituzionale per formare medici di base e direttori delle strutture per anziani, l’Amministrazione con atteggiamento proattivo è entrata senza incertezze nel vivo delle azioni per il contenimento del contagio.

“Dopo aver letto gli studi sui test sierologici, italiani e non, ho voluto contattare immediatamente l’unico laboratorio presente a Fiano specializzato nei test sierologici per stipulare una convenzione al fine di favorire l’accesso ai cittadini intenzionati ad eseguire l’esame – ha dichiarato il Sindaco Ferilli – tra l’altro il laboratorio fa parte del network Lifebrain, lo stesso che collabora con la Regione Lombardia per quanto riguarda i test e siamo riusciti ad ottenere lo screening con l’esame qualitativo esteso degli anticorpi IgA, IgG e IgM, per intenderci quello con prelievo di sangue e non dunque con il più comune e meno affidabile test rapido. Mi pare, e ne sono felice, che la Regione Lazio di recente abbia regolamentato l’accesso al test; a volte aver coraggio e fare da apripista tempestivamente può stimolare gli altri a far bene e anche meglio”.

Inoltre, qualche giorno fa, un nome noto a livello nazionale, dopo aver letto di Fiano Romano come il Comune apripista nel Lazio, ha contattato il Sindaco facendo sapere di voler sostenere la campagna screening attraverso una donazione sul conto corrente aperto dal Comune per l’emergenza covid; l’Amministrazione, se così fosse, potrebbe garantire l’accesso al test ad una gran parte della popolazione che si trova in situazione economica sfavorevole. L’obiettivo dell’Amministrazione è quello di poter arrivare almeno al 20% della popolazione per programmare interventi precisi e per rilanciare la ripresa economica e sociale del territorio attraverso dati quasi reali, e non con la speranza come strumento di governo.

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