Home Cronaca Guidonia, tassa rifiuti: uno su tre non paga. L’assessore Guida: “I più disonesti? Ortofrutta, pescherie, fiori e piante, pizza al taglio”

Guidonia, tassa rifiuti: uno su tre non paga. L’assessore Guida: “I più disonesti? Ortofrutta, pescherie, fiori e piante, pizza al taglio”

Guidonia, tassa rifiuti: uno su tre non paga. L’assessore Guida: “I più disonesti? Ortofrutta, pescherie, fiori e piante, pizza al taglio”

Un cittadino su tre a Guidonia Montecelio non paga la tassa sui rifiuti, per questo la gestione del servizio va in crisi, in cassa mancano 4 milioni di euro. A fornire i dati è l’assessore all’Ambiente Tiziana Guida, la fotografia è precisa: l’intero ciclo di raccolta e smaltimento rifiuti è coperto economicamente dal solo gettito della Tari, quindi “un incasso minore finisce con l’indebitare il Comune”. Un terzo non paga, ma chi sono? C’è anche l’identikit: “Dall’analisi degli evasori cronici che da un anno all’altro non cambiano per macroaree si evince che, percentualmente, i più disonesti sono gli esercenti di ortofrutta, pescherie, fiori e piante, pizza al taglio, con un’evasione che supera il 90%”. Dal punto di vista del mancato incasso, invece, la fanno da padroni i cittadini, poiché sono molto più numerosi, “con un mancato versamento che nel complesso supera i 4 milioni di euro nel 2017”. La Guida invita allora i cittadini a “dare una mano, ad aumentare la presa di coscienza della comunità nei confronti del problema”. Pubblicare i nomi dei cittadini morosi non si può per la privacy, “ma un consumatore responsabile potrebbe chiedere, ad esempio, al titolare dell’esercizio commerciale in cui si serve – suggerisce l’assessore – di mostrargli l’ultimo versamento della Tari effettuato. Naturalmente lui non è in alcun modo obbligato a mostrarlo, così come il cittadino, però, non è obbligato a comprare da lui. E magari si potrebbe anche arrivare, chissà, che il commerciante onesto lo esponga spontaneamente, consentendo al cittadino di essere consapevole di fare acquisti presso un esercizio commerciale in regola con il versamento dei tributi. Di questi tempi, potrebbe rappresentare una garanzia per il consumatore, al pari delle stelle della Guida Michelin o dei punteggi di Booking e Tripadvisor”.

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