Sistema Guidonia, dai patteggiamenti i primi 180mila euro per il Comune tra confische e risarcimenti

Sono in tutto 180mila e 500 euro tra confische e somme aggiunte a titolo risarcitorio e andranno al Comune di Guidonia. E’ quanto calcolato nell’ambito dei patteggiamenti accolti e chiusi ieri dal gip del tribunale di Tivoli con la sentenza per cinque dei quindici imputati sul “sistema Guidonia”. Oltre alla pena per tutti, all’interdizione dai pubblici uffici (di cinque anni per tre imputati), all’incapacità di contrattare con la pubblica amministrazione (dai due ai tre anni per quattro) è arrivato il conto. Così l’ex dirigente Angelo De Paolis, oltre alla confisca di 23.500 euro come valore della corruzione, ha versato a titolo risarcitorio altri 15mila euro; Alberto Morelli 15mila; Antonio Pompili 110mila euro confiscati più altri 10mila (versata così anche la parte che sarebbe spettata ad Egidi, suo dipendente che ha anche lui patteggiato la pena); Stefano Ruggeri 2mila euro di confisca più altri 5mila. I soldi sono stati versati in un libretto già a disposizione del Comune. Potranno essere incassati non appena la sentenza sarà passata in giudicato. I tempi? Entro quindici giorni dovranno arrivare le motivazioni ed entro i 30 giorni successivi sarà possibile ricorrere in Cassazione, ipotesi al momento improbabile ma che se si dovesse verificare comporrebbe altri quattro o cinque mesi. RedCro

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