Home città Guidonia Il sindaco Barbet: “Abbiamo salvato Guidonia dal dissesto”. Sul Fairylands: nessuna colpa

Il sindaco Barbet: “Abbiamo salvato Guidonia dal dissesto”. Sul Fairylands: nessuna colpa

Il sindaco Barbet: “Abbiamo salvato Guidonia dal dissesto”. Sul Fairylands: nessuna colpa

di Gea Petrini

Sindaco Michel Barbet, iniziamo dal Fairylands che quest’anno alla fine non si terrà. Gli organizzatori responsabilizzano il Comune di Guidonia per i ritardi e gli ostacoli posti alla realizzazione dell’evento.
Anche a me dispiace che non si faccia il Fairylands, l’ho saputo martedì tramite il loro comunicato anche se hanno intenzione l’anno prossimo di presentare la documentazione. Sembrerebbe che adesso i tempi siano troppo stretti per farlo a luglio in base alla loro organizzazione. Siamo convinti che c’è stata una mala interpretazione da parte degli organizzatori perché si è parlato in modo particolare della relazione che è stata richiesta dagli uffici…

La perizia?
La famosa perizia che non è una relazione sulla stabilità degli alberi perché quella è già stata fatta, il parco infatti è aperto al pubblico quindi quello non è un problema. E’ una perizia che va fatta rispetto al progetto che intendono presentare per il Fairylands. Tenendo cioè conto del flusso dei partecipanti che può influire sulla stabilità degli alberi, delle strutture che verranno montate per la festa: palco, torri che vanno a sostenere gli impianti audio, oltre alle casettine. Visto il problema che c’è stato quest’anno, l’incidente grave, noi volevamo avere più attenzione. La corrente elettrica fino ad oggi passava da un albero all’altro, noi chiediamo invece che passi a terra. Il peso potrebbe influire sulla pianta.

Due i fattori determinanti. I ritardi del Comune che da settembre ad aprile non si è mosso sul fronte delle autorizzazioni e l’avviso pubblico che comunque uscendo tardi non rende agevole procedere per luglio. E nell’avviso c’è scritto che l’associazione deve farsi carico di una perizia che è sulla stabilità degli alberi, l’ho letto. La mala interpretazione è relativa.
C’è scritto rispetto al flusso.

Sì ma questo fa capire che il settore ambiente dice: la pineta è sicura ma solo se c’è poca gente. Cioè sindaco se venerdì c’è il sole e mille persone si ritrovano in pineta che succede?
Un albero potrebbe cadere in qualunque parte d’Italia e in qualunque momento. Nessuno potrà mai dire, questo albero non cadrà mai. La perizia richiesta è inerente il progetto e le strutture montate.

Non è un modo per scaricare la responsabilità?
So che vanno richieste tante altre cose, come la perizia per l’impatto acustico.

Ha parlato con gli organizzatori?
Siamo in buoni rapporti, mi hanno detto che quest’anno appureranno la mala intepretazione e a settembre in tempi utili partiranno per vedere se si può organizzare.

Gli altri comuni si stanno facendo avanti. Che vuol dire per Guidonia perdere un evento del genere?
E’ un evento importante noi abbiamo fatto di tutto per agevolarli rispettando le norme e la maggiore sicurezza possibile. Capiamo che per problemi amministrativi siamo arrivati noi stessi un po’ lunghi con i tempi ma comunque la nostra posizione è che non c’è stato un ritardo da parte nostra ma una mala interpretazione della perizia.

Mala interpretazione a causa degli organizzatori che non hanno capito o degli uffici che hanno posto male la richiesta di perizia?
Per me è chiara, che le devo dire.

Perfetto. Sempre restando su quello che perde Guidonia: la chiusura del centro per l’impiego, non avete pagato l’affitto.
E’ una chiusura temporanea, ci tengo a dirlo. Siamo arrivati a ridosso di una scadenza, al momento di cercare un accordo con la proprietà sono emerse grosse irregolarità nell’assegnazione dei locali dove era il centro.

Irregolarità nell’assegnazione?
Sì a suo tempo. Stiamo facendo verifiche.

A suo tempo cioè con il centrodestra?
Sì e stiamo verificando se è stato rispettato il bando. Sarà pubblicato un avviso per cercare nuovi locali per il centro per l’impiego. I materiali e i mobili sono ancora nella sede perché ci siamo accordati con l’ufficiale giudiziario, fino al 30 maggio abbiamo tutto il tempo di trovare una nuova sede. In base a un bando che rispetterà i criteri posti dalla Regione.

Siete arrivati tardi anche questa volta?
Il problema dell’irregolarità è subentrata alla fine e non ci siamo sentiti di proseguire. Tutto da verificare, ma sono criticità.

Che state verificando voi o avete coinvolto la magistratura?
Per ora noi, e poi vedremo in base a quanto emergerà. Noi vogliamo riportare i servizi a Guidonia.

Il capogruppo del Pd ha detto che vi siete fatti eleggere come forza anti sistema e siete diventati una forza anti servizi.
Sa benissimo la situazione del comune e le difficoltà. Noi ci teniamo ai servizi, però vogliamo fare le cose in regola.

Quasi un anno che siete al timone, dall’esterno sembrate essere costantemente in affanno. Si dice, un po’ mancano le idee ma anche la capacità amministrativa.
Le idee non mancano e stiamo lavorando sodo. Abbiamo avuto dei risultati: il fondo di rotazione e non portare comune al dissesto…

Un lavoro opera dei commissari…
Lo hanno impostato ma noi lo abbiamo ripreso, riprendendo rapporti con il ministero, la Corte dei conti, chiedendo supporto a tutte le istituzioni che potevano aiutarci. E’ stato molto complicato. Avere un fondo di rotazione è difficile, è dato a pochissimi comuni, noi siamo tra quei pochi ai quali la Corte dei conti ha dato fiducia. La minoranza cerca di sminuirci ma è un grande risultato. Abbiamo approvato un bilancio fatto bene, un po’ stretto, perché abbiamo la necessità di rispecchiare i parametri della Corte dei conti. E’ un bilancio stabile. Ricordiamo da dove veniamo, una amministrazione che ha male amministrato per tanti anni, adesso noi stiamo levando tutte le macerie che sono state lasciate e stiamo rimettendo l’asfalto. Tanto ne parleremo no? Ecco senza buche.

Bilancio, lo ha detto il Pd: il documento fissa intenzioni e poi nel concreto si fa altro.
Le poche risorse sono state indirizzate dove abbiamo ritenuto politicamente giusto. E’ chiaro che se in cassa avessimo avuto cento milioni incece di cinquanta in meno, avremmo fatto un bilancio diverso. Lei non sa quanto tempo ha dedicato il personale per evitare il dissesto, i primi otto mesi abbiamo quasi paralizzato il comparto finanza per raggiungere questo obiettivo che era la priorità. Abbiamo difficoltà sui pagamenti ma anche lì stiamo cercando di venirne fuori…

Sì proviamo a guardare le dinamiche dall’esterno. Ma se poi per i cittadini questa fatica che avete compiuto non si traduce in niente di concreto, è normale? Le buche, i parchi chiusi, gli eventi che saltano, i servizi anche, allora quale è il problema?
I cittadini devono prendere coscienza che non andare in dissesto è stata una conquista, per questo dico che è stato sminuito il nostro sforzo. Con il dissesto i cittadini avrebbero avuto molta più difficoltà di ora perché ci sarebbe stato un buco peggiore di quello di ora. Non saremmo riusciti a pagare il pregresso, come faremo, dal 2012.

Ma verranno pagati i fornitori?
Tutti quelli che riusciremo a rintracciare, a volte abbiamo anche difficoltà a capire se una cosa era dovuta o meno, ci sono fatture da mettere in ordine.

C’è ancora da affrontare un lavoro di verifica e ricognizione?
Ho chiesto aiuto alla città metropolitana e alla regione lazio, per avere un aiuto degli esperti per snellire le tantissime fatture da pagare. In questi giorni abbiamo fatto un grande lavoro.

L’ambiente è stato sotto i riflettori in maniera negativa: alberi, parchi, decoro. C’è un probema in quel settore o no?
Il problema è lo stesso degli altri, non ci sono risorse, il problema è reperire i fondi per abbattere gli alberi. Si sarebbe dovuto fare molti anni fa, ce ne stiamo prendendo carico noi, piano piano lo faremo. Un agronomo è stato incaricato nell’emergenza, con la somma urgenza, delle verifiche in pineta. Adesso c’è una gara per individuare l’esperto per le perizie su tutto il territorio e andremo purtroppo ad abbattere gli alberi pericolosi.

Il punto sono sempre i soldi che non ci sono.
Non si possono più ignorare i problemi come è stato fatto per anni, perchè poi gli alberi cadono. Noi vogliamo una manutenzione costante su tutto il territorio. Entro due, tre anni vogliamo ripartire con una manutenzione ordinaria fatta regolarmente.

Non ci sono criticità politiche e gestionali all’ambiente?
No, l’unico problema è il poco personale, dobbiamo anche formarlo, ci sono operai che non hanno preso il dovuto patentino per utilizzare determinate attrezzature.

Altro fronte caldo sono i lavori pubblici per le buche. Piove e si riaprono le voragini.
A Guidonia c’è lo stesso problema che si può riscontrare in tutto il Lazio, non può essere una giustificazione ma va risolto. Abbiamo indetto due gare, dividendo il territorio in due parti, e i lavori partiranno contemporaneamente attraverso due imprese per il rifacimento del manto stradale. Per accelerare i tempi. Nelle emergenze si continuerà a tappare le buche ma si affronterà anche il rifacimento.

Non a tappeto immagino.
Abbiamo 440 chilomenti di strade, servirebbero 45 milioni di euro. Impossibile.

Si agisce in base alle priorità?
Villalba, Villanova, La Botte.

Due gare, si può dire prima dell’estate?
Sì.

Avete visitato le scuole. Alcune hanno subito furti di materiale importante e costoso per la didattica, che cosa potete fare?
Io ho iniziato ad andare sul territorio per sentire la popolazione e cercare di spiegare le problematiche del comune. Diversi incontri sono stati organizzati con i centri anziani a Colleverde, Setteville e Guidonia, e nelle scuole. Per i furti stiamo cercando di prendere provvedimenti, dove mancava l’allarme ma lì anche le risorse sono un problema. Abbiamo pensato di fare eventi finalizzati a raccogliere fondi.

I genitori così finanzierebbero il materiale.
E’ un modo. Voglio dirle che noi puntiamo molto sulla cultura, rilanceremo il museo di Montecelio, La Triade sarà esposta a Vienna, un vanto e un orgoglio per noi, per Guidonia.

La stagione teatrale all’Imperiale però è stata un vero flop. Massimo dieci persone a spettacolo o giù di lì.
Gli spettacoli sono belli ma non c’è la risposta dei cittadini. L’assessori Strani sta però organizzando degli eventi per agosto.

Torna l’estate di Guidonia?
Ci stiamo lavorando.

Inizia a esserci un’insofferenza tra i cittadini, non si può continuare a dire sempre è colpa di quelli che c’erano prima, i soldi sono pochi. La città ha bisogno di risposte.
Uscirò due volte a settimana anche nei mercati per spiegare alla cittadinanza che è un problema che viene da lontano e non si può risolvere in poco tempo, forse neanche due anni basteranno. Noi ce lo auguriamo, adesso partiamo da un bilancio bello stabile e con il fondo di rotazione ci alleggeriamo. Si ha sempre la tendenza a dimenticare ma il tempo ci vuole per risollevarsi.

Sono previsti cambiamenti in Giunta?
No, perché?

Chiedo.
Chi è andato via lo ha fatto per motivi personali a dimostrazione che non siamo attaccati alla poltrona.

La squadra funziona bene?
Certo e non so come ringraziarli, ci sentiamo fino a tarda notte. Per dire ieri fino a mezzanotte con l’assessore Strani ci siamo sentiti per cercare di capire come potevamo trovare una soluzione per il Fairylands. Il bando è stato fatto dal dirigente a norma di legge.

C’è qualcosa che sbagliate?
No. Credo che soffriamo dell’inesperienza.

Il sindaco cosa chiede ai cittadini di Guidonia?
Di avere pazienza non lo dico (ride). Loro devono chiedere a noi e noi cercheremo di accontentarli. Dove c’è un problema va detto e noi ce ne faremo carico. Chiedo di avere fiducia e tra 5 anni decideranno, l’arma potente è il voto.

Ho visto che ha partecipato insieme ad alcuni consiglieri a una cena a Mentana con Di Battista. Che vi ha detto?
Che il 19 maggio parte…

Questo lo sappiamo e che vi ha chiesto di fare mentre è fuori?
Di tenere la barra a dritta.

E’ soddisfatto di come Di Maio ha gestito il post voto?
Ha fatto il massimo.

Di questo ha parlato con il deputato del collegio? Vi sentite con Cubeddu? Non sembra molto presente sulle questioni territoriali.
Lo è molto, ci sentiamo molto, ci confrontiamo e ci aiutiamo. Lui aiuta noi adesso, io aiuterò lui se mai ne avrà bisogno. E’ una persona preparata che conosce il territorio. Sa che questo non è un comune normale, e tra cinque anni tornerà normale anche se con le difficoltà. Voglio che torni normale.

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