Home Politica Si smonta la mozione per mandare a casa Zingaretti. Cavallari dice no e Forza Italia si ferma

Si smonta la mozione per mandare a casa Zingaretti. Cavallari dice no e Forza Italia si ferma

Si smonta la mozione per mandare a casa Zingaretti. Cavallari dice no e Forza Italia si ferma

Disinnescata la mozione di sfiducia a Nicola Zingaretti che nelle ultime ore aveva generato una psicosi vera e propria negli ambienti della politica romana. Il livello di tensione da decisioni finali con il presidente che vedeva a un passo la fine del governo in Regione, è calato drasticamente oggi per le considerazioni del consigliere regionale Enrico Cavallari, ex assessore di Alemanno, poi eletto con la Lega e approdato al gruppo misto insieme all’eletto di Forza Italia Giuseppe Cangemi, entrambi appunti protagonisti del patto d’aula che garantisce una maggioranza a Zingaretti. “Non voterò la sfiducia a Zingaretti perchè se realmente si vuole avviare un cammino verso il centrodestra unito, l’unico atto politico credibile è sfiduciare intanto il governo nazionale”. Ecco come la linea espressa oggi da Cavallari ha portato una boccata di ossigeno dalle parti della Pisana con il Pd alle prese, tra l’altro, con il congresso regionale. L’operazione non riesce, prova del nove la reazione di Claudio Fazzone, a capo degli azzurri nel Lazio che ha detto chiaro e tondo che a questo punto è inutile andare “in aula a fare figuracce”. Di fronte allo scenario i cinque stelle parlano di “buffonata” mentre la posizione di Fazzone trova convergenze in casa Forza Italia, la consigliera regionale Laura Cartaginese invita a questo punto il capogruppo Antonello Aurigemma a ritirare la mozione: “Continueremo a lavorare in maniera seria e puntuale partendo dal bilancio come indicato dal nostro coordinatore regionale Claudio Fazzone, per un’opposizione che costruisca risposte utili alle nostre comunità. La posizione del collega Cavallari rende la mozione di sfiducia una perdita di tempo che onestamente non possiamo permetterci, abbiamo molte battaglie da portare avanti e tante risposte da dare ai nostri elettori. Una crisi al buio farebbe solo il gioco di qualcuno e di certo non siamo stati eletti per questo motivo. Confido nel ritiro immediato del documento da parte del nostro capogruppo, Antonello Aurigemma, e di un rilancio delle nostre battaglie che sia condiviso e partecipato. Il centrodestra ha bisogno di una spinta forte ed incisiva che mi troverà in prima linea”. geape.

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