Home Cronaca Scuole di formazione senza soldi, il caso in Regione. Cartaginese: “Si rischia la paralisi”

Scuole di formazione senza soldi, il caso in Regione. Cartaginese: “Si rischia la paralisi”

Scuole di formazione senza soldi, il caso in Regione. Cartaginese: “Si rischia la paralisi”

Una bomba che potrebbe esplodere da un momento all’altro e che porta con sé il presente e il futuro di centinaia di docenti e alunni sparsi in tutta la Regione Lazio. È una storia complessa quella degli enti di formazione, la cui sorte – almeno dal punto di vista economico – è appesa ad un filo. A portare il caso in consiglio regionale è stata Laura Cartaginese, che dai banchi dell’opposizione oggi ha chiesto lumi direttamente all’assessore competente, Alessandra Sartore. Sul piatto gli stipendi dei formatori impiegati nelle scuole del territorio, alcuni dei quali, come Tivoli Forma srl, rimasti per settimane, anzi mesi, fermi al palo. Nel caso della scuola tiburtina le tre mensilità arretrate sono state saldate la scorsa settimana dopo un’attesa decisamente snervante, ma il futuro resta comunque incerto. Il problema, infatti, secondo quanto dichiarato da Sartore riguarda gli arretrati che devono entrare ancora nelle casse delle scuole: “Non riesco a capire neanche io se sono stati pagati o meno”, ha commentato in aula a seguito delle richieste di chiarimenti di Cartaginese, sottolineando che i controlli propedeutici al saldo dei corsi sono stati eseguiti lo scorso luglio. “Nonostante le previsioni di legge e di Piano annuale, a tre mesi dall’avvio dell’attività formativa 2019/2020 non è stato dato corso a tutti i pagamenti, a fronte di spese correnti che maturano quotidianamente -. Commenta a margine la consigliera tiburtina – La questione è ancora più rilevante a causa della mancata erogazione dei saldi relativi alle annualità pregresse. Parliamo di anni, di 94 milioni e mezzo ancora da inoltrare a Roma Città Metropolitana che si è stancata evidentemente di sopperire a queste mancanze e che ha chiesto la ‘costituzione in mora’”. Mancanze che sarebbero state coperte lo scorso 3 ottobre con una determinazione da 21 milioni di euro a cui si sommano i 15 milioni di finanziamento proveniente dallo Stato e i 7 del Fondo Sociale Europeo per tutte le attività del Lazio. Per capire quale sarà il futuro dei lavoratori è stata chiesta una commissione ad hoc: “Ho chiesto al presidente della IX Commissione (Lavoro, Formazione, politiche giovanili, istruzione, diritto allo studio) Eleonora Mattia di convocare una audizione per discutere del futuro degli Enti di Formazione, considerando i risvolti sociali ed occupazionali legati ad una possibile riforma”, conclude Cartaginese.

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