Piero Pelù – “Gigante”
Del Baglivo: 4
Non può essere lui lo stesso cantante di “Spirito”, non posso crederlo. Canta anche bene, ma la sua esibizione è una delle cose più surreali viste finora. La canzone neanche la commento.
Petrini: 6
Fedeltà a se stessi ma forse troppo. Pelù sembra divertirsi, noi di meno. La carica non è più quella di una volta e il pezzo è debole.
Elettra Lamborghini – “Musica (e il resto scompare)”
Del Baglivo: 6,5
Fa il suo. Non si tratta di una perla, tuttavia il pezzo funziona. La carica e l’energia che riesce a trasmettere coinvolgono il pubblico e i giornalisti in sala stampa, compreso me. Divertente.
Petrini: 4
L’outfit esagerato è l’unica cosa che ho apprezzato dell’esibizione senza voce. La canzone poteva essere anche orecchiabile. Non ci siamo.
Enrico Nigiotti – “Baciami adesso”
Del Baglivo: 5
Bello ma non balla. Ha scritto per Ramazzotti, Nannini e Pausini. Per sé stesso ha lasciato le peggiori però. Dopo il nonno Hollywood un altro flop.
Petrini: 5
Ha quel timbro, il ritmo, l’aria da cantautore. Purtroppo il pezzo però non è all’altezza delle cose che scrive, di solito, molto meglio. Seconda serata che stenta a carburare nelle canzoni.
Levante – “Tikibombom”
Del Baglivo: 6
Secondo me ha stonato. La canzone non è esattamente nelle sue corde. Sgraziata anche nei movimenti sul palco. Peccato perché la canzone non è affatto male.
Petrini: 7
Finalmente una bella canzone nella seconda serata. Levante con il suo modo, il timbro, il ritmo, e un testo che dice qualcosa, mi convince. Non mi strega, ma mi convince. La pecca? Ha gestito male il palco.
Pinguini Tattici Nucleari – “Ringo Starr”
Del Baglivo: 6,5
Potrebbero calcare le orme de Lo Stato Sociale di due edizioni fa. Non hanno minimamente lo stesso impatto, ma li ricordano nello stile e sono al di sopra della media delle esibizioni della serata.
Petrini: 5
L’intenzione è chiara, il risultato davvero meno.
Tosca – “Ho amato tutto”
Del Baglivo: 7
Intensa, una delle voci più belle del festival. L’interpretazione prenderebbe il massimo, la canzone non convince fino in fondo. Serve un secondo ascolto.
Petrini: 9
La voce ruvida, gli occhi di emozione, la mano in tasca, Tosca Raffinata e consapevole arriva e si prende il palco, il teatro, il nostro cuore. Deve stare sul podio.
Francesco Gabbani – “Viceversa”
Del Baglivo: 6,5
La scimmia nuda stavolta non balla. Il pezzo è più convenzionale, l’interpretazione è convincente.
Petrini: 8
Orecchiabile, con un ritornello che si fa cantare, la ascolteremo tantissimo in radio. Un bel pezzo, c’è.
Paolo Jannacci – “Voglio parlarti adesso”
Del Baglivo: 5
Ogni paragone con il padre sarebbe improprio. C’è da dire pure che a quest’ora serve più ritmo e la canzone del figlio d’arte non ne è particolarmente dotata.
Petrini: 5
Delicata e in pieno stile. Ma non ce la fa.
Rancore – “Eden”
Del Baglivo: 7
Anche lui da Montesacro, il prossimo anno abbiamo qualità e numeri per fare un festival a piazza Sempione. Pezzo validissimo.
Petrini: 4
Visto l’orario di uscita il rancore ci sta. Il pezzo non dice niente di nuovo.
Junior Cally – “No grazie”
Del Baglivo: 8
Dite quel che volete, la canzone spacca.
Petrini: 3
Il giudizio non è su questa canzone. Ma comunque sarebbe stato un 5.
Giordana Angi – “Come mia madre”
Del Baglivo: 6,5
Canzone per la mamma, un altro classico sanremese. Sicuramente sentita e ben cantata.
Petrini: 6
Buona grinta, gradevole il graffio nella voce che tende un po’ a imitare qualche grande del panorama italiano, ma lei è forte, forse il pezzo meno.
Michele Zarrillo – “Nell’estasi o nel fango”
Del Baglivo: 6,5
Fa valere i gradi del veterano. Pezzo orecchiabile.
Petrini: 5
Mi fa venire voglia di ascoltare i Jalisse.
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