Roghi tossici, Villalba e Tivoli Terme chiedono aiuto. Zaccagnino: “I due Comuni collaborino”

“L’impotenza ti divora”. Nelle infinite notti insonni, costretti a tenere le finestre chiuse anche con il caldo record che non ti fa respirare, la paura, l’incertezza, è l’idea di non poter fare niente a costringere migliaia di persone a fare i conti con un’emergenza che si chiama roghi tossici. Soli, senza un appiglio. Villalba di Guidonia e Tivoli Terme, divise da una linea invisibile ma unite da problemi a non finire nel corso degli anni, qui è nato un movimento spontaneo per cercare di arginare il problema degli incendi, dei fumi che sembrano strozzarti, delle zone da bonificare, del caso Stacchini. Si chiama gruppo civico, in quattro si sono messi in moto dando vita a una rete che ha raccolto più di duemila firme depositate in Procura a Tivoli insieme a una denuncia, dopo l’inferno che si è scatenato nei mesi scorsi. Maurizio Zaccagnino, Giovanni Bastianelli, Agostino Lei e Tanino Volpe sono i volti di questa protesta che è una richiesta di aiuto. Ed è ai due Comuni coinvolti che si rivolgono, adesso che le 150 pagine sono state consegnate: “Chiediamo che Guidonia e Tivoli collaborino – dice Zaccagnino – noi ora ci aspettiamo risposte, a partire dagli esiti delle rilevazioni Arpa”. Da Palazzo San Berbardino, il sindaco Giuseppe Proietti aveva dato appuntamento al gruppo civico questa settimana, l’incontro però è stato rinviato alla prossima, “ma dal sindaco Barbet nessun tipo di riscontro – spiega – non è assolutamente polemica politica, sia chiaro, ma le carte sono state protocollate anche a Guidonia”. Per ora senza risultati. E’ una vita impossibile per chi vive in quelle zone, racconta Zaccagnino: “La notte non si dorme, a volte si vanno a cercare i roghi e non si trovano, perché con l’umidità il fumo riscende e ristagna per giorni e giorni. Siamo esasperati e tutto questo ti porta ad avere mancanza di fiducia nelle istituzioni che a loro volta si mostrano impotenti”. geape.