Home Cronaca Rocca Pia riapre entro l’estate con il Museo: eventi, mostre e spettacoli

Rocca Pia riapre entro l’estate con il Museo: eventi, mostre e spettacoli

Rocca Pia riapre entro l’estate con il Museo: eventi, mostre e spettacoli

di Virginia Gigliotti

Attività culturali, eventi, spettacoli, esposizioni e mostre, questo è il futuro del Museo di Rocca Pia a Tivoli che dopo decenni di inutilizzo riapre i cancelli grazie all’accordo per la valorizzazione firmato ieri dal sindaco Giuseppe Proietti, dal segretario del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo Leonardo Nardella e dal direttore regionale dell’Agenzia del Demanio Massimiliano Iannelli.
L’intesa rientra nel percorso di riqualificazione previsto dal federalismo culturale che si concluderà con il trasferimento del bene all’amministrazione comunale entro i prossimi 90 giorni. Sono in corso ancora gli allestimenti e gli ultimi passaggi normativi, che una volta completati, renderanno possibile l’accesso al monumento da parte di cittadini e turisti entro la prossima estate.

“Ringrazio sopratutto i rappresentanti delle istituzioni presenti, che sono la direzione regionale dell’Agenzia del Demanio e il segretariato regionale del Ministero dei beni culturali che insieme al Comune di Tivoli hanno sottoscritto oggi una delle giornate più importanti della storia di questa città. – commenta il sindaco Proietti – Questo storico monumento nel giro di pochi giorni verrà definitivamente e formalmente consegnato al comune di Tivoli. L’accordo prevede il ritorno alla vita di un complesso architettonico sito alle porte della città che spesso ne rappresenta il simbolo grafico, secondo logo insieme allo stemma con l’aquila imperiale degli svevi. Il percorso per arrivare a questo giorno è stato molto lungo”.

Rocca Pia fu edificata su un precedente castello medievale, attribuito a Federico II di Svevia, i cui resti sono ancora visibili alla base della torre maggiore. La Rocca così come la vediamo oggi risale invece al 1461 e fu commissionata da Pio II Piccolomini per controllare la città dal suo interno, dominare le vie di accesso da tutte le direzioni, controllare i ribelli abitanti di Tivoli e i contrasti tra la famiglia degli Orsini e dei Colonna. Quando a metà del 1500 il Cardinale Ippolito d’Este ricevette la nomina di governatore di Tivoli occupò l’area verde intorno alla Rocca trasformandola nella propria riserva di caccia. Negli secoli successivi la Rocca fu utilizzata prevalentemente come caserma pontificia e come carcere, rimandando come tale fino al 1960. Risale invece all’età napoleonica il corpo aggiunto internamente.

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