Home Cronaca Regionali, il test elettorale a Tivoli bastona i big: calano le preferenze in tutti i partiti

Regionali, il test elettorale a Tivoli bastona i big: calano le preferenze in tutti i partiti

Regionali, il test elettorale a Tivoli bastona i big: calano le preferenze in tutti i partiti

Non è stata una tornata elettorale felice per nessuno. A dirlo sono i dati del Comune di Tivoli che a differenza di quello di Roma, dove mancano all’appello più di 400 sezioni, ha finito già nella giornata di lunedì il conteggio delle fantomatiche preferenze. Il bilancio però non è affatto positivo per nessuno.

Dimezzate le preferenze di Vincenzi. Male Ferro e spunta pure il “caso Proietti”

Partiamo dal Partito democratico, che in città ha storia e tessere almeno sulla carta. Per i democratici a dimezzarsi è stato il consenso di Marco Vincenzi, passato dalle 4.082 del 2013, ultimo test elettorale in ordine di tempo, ai 2061 del 4 marzo scorso. Una cifra che deve far riflettere tutto il gruppo in vista anche dei mesi che verranno. Non è andata meglio al compagno di partito Andrea Ferro: per lui solo 533 voti, surclassato – e pure di molto – proprio dall’altra metà vincenziana, l’ex parlamentare Marietta Tidei, che da Civitavecchia ha mandato una cartolina con 1.078 baci. Il dato era talmente chiaro, anche nel resto della Provincia di Roma, da spingere Ferro a mandare un messaggio ai suoi senza troppi giri di parole già nelle prime ore di ieri: non ce l’ho fatta, grazie di tutto. In questo caso però si apre pure una riflessione ulteriore legata all’appoggio, a dire il vero anche pubblico, del sindaco di Tivoli Giuseppe Proietti. Avvistato in prima fila alle Scuderie Estensi, quando è arrivato in visita Nicola Zingaretti, avrebbe dovuto far sentire il suo peso specifico nelle urne della Superba. Ma allora i voti dove sono? Gli scenari a questo punto potrebbero essere due: o non ci sono proprio o ha cambiato idea e nessuna delle due risposte è quella che ci si aspettava. Bassa anche la performance di Ezio Paluzzi: per l’ex assessore provinciale con un passato nell’Idv la scelta di correre con Liberi E Uguali ha portato 268 voti, segno che la sinistra tiburtina risponde poco e svogliatamente.

Non convince Cecchetti e Cartaginese supera di poco la soglia psicologica dei mille

Nel centrodestra la scelta di Maria Rosaria Cecchetti, presidente del consiglio comunale che ha partecipato al progetto politico firmato Sergio Pirozzi, ha pagato ma non troppo: i 1.192 voti incassati sono parecchi ma se si pensa alle forze scese in campo in suo sostegno suona un campanello d’allarme chiaro e forte. A sostenerla ben 6 consiglieri di maggioranza e due assessori in carica. Dati del 2014 alla mano e una calcolatrice la quota 2.000 doveva essere superata agevolmente, ma così non è stato e se il consenso si misura con le schede elettorali qualcosa forse va cambiato. E pure di corsa. Sfiora di poco i mille pure Laura Cartaginese. La donna di Forza Italia si aspettava qualcosa in più dalla sua città, ma in questo caso il risultato complessivo lo scriveranno le prossime ore ad alta tensione.
Anna Laura Consalvi

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