Home Cronaca Periferie alla riscossa, Campolimpido alza la voce: noi abbandonati dal Comune

Periferie alla riscossa, Campolimpido alza la voce: noi abbandonati dal Comune

Periferie alla riscossa, Campolimpido alza la voce: noi abbandonati dal Comune

Tempi duri per le periferie tiburtine, che se da una parte incassano qualche buona notizia, vedi l’avvio della raccolta differenziata porta a porta, dall’altra parte si ritrovano sempre alle prese con gli stessi problemi. A ricordare l’elenco delle cose da fare al municipio cittadino sono i cittadini di Campolimpido, che continuano a dare battaglia nel tentativo di convincere le istituzioni a portare a casa i servizi promessi. Succede così che le quattro petizioni inviate un anno e mezzo fa a piazza del Governo numero 1, siano state riproposte a mezzo social nella speranza di riuscire ad ottenere finalmente qualche risposta. “Circa un anno e mezzo fa ci siamo attivati con quattro petizioni popolari (che invitiamo a leggere) con lo scopo di far conoscere alla nuova amministrazione comunale alcune problematiche che interessavano le zone di Campolimpido, Casal Bellini, Colle Nocello e Villa Lucano – scrive Angelo Marinelli, dell’associazione Pil Campolimpido -. Bene, a tutt’oggi, dopo vari sopralluoghi fatti su tutte le zone menzionate con le Commissioni sia di maggioranza sia di opposizione interessate, stiamo ancora aspettando una risposta; anzi, non c’è stata neanche la volontà di aprire un tavolo di confronto o, quantomeno, di studio per alcuni quesiti (per esempio le aree verdi per parchi e giardini ancora da acquisire)”. Nelle missive riportate a beneficio di chi ha scarsa memoria si richiede un’area verde attrezzata, la messa in sicurezza dei fossi Le Prata e San Pastore, più sicurezza sulla strada e interventi nelle scuole del quartiere. “L’unico intervento trattato è stato quello di installare tre attraversamenti pedonali rialzati con i lampeggianti a led e i para pedonali bianchi e rossi istallati presso le scuole elementari (attraversamenti pedonali contestati da noi per la poca efficacia di dissuadere l’alta velocità su via di Campolimpido), per il quale dobbiamo ringraziare il responsabile della viabilità del Comune di Tivoli in quanto siamo riusciti ad aprire un tavolo di discussione sul tema sicurezza stradale (dal nostro canto si poteva fare di più, ma almeno qualcosa si è fatto)”, continua Marinelli. Per non perdere l’abitudine intanto è partita una nuova richiesta, magari è la volta buona.
alc

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