Home Politica Il Pd chiama Tivoli, i dem suonano l’adunata in vista dei congressi

Il Pd chiama Tivoli, i dem suonano l’adunata in vista dei congressi

Il Pd chiama Tivoli, i dem suonano l’adunata in vista dei congressi

Si vota e questo è un dato di fatto e non solo il prossimo anno ma anche tra qualche giorno quando a scegliere i nuovi segretari, di circoli e della Provincia di Roma, sarà il Partito democratico. I dem dunque si apprestano a voltare pagina, o quasi, giocando più di una partita con un voto solo. A Tivoli si consuma sicuramente una di quelle più consistenti, tra consiglieri regionali, vedi Marco Vincenzi, e deputati, Andrea Ferro, che tentano di bissare la conquista della poltrona arrivata qualche anno fa e che sarà di nuovo in gioco il prossimo anno. A sancire una sorta di pace, se così la si può chiamare, sarà un incontro programmato per giovedì prossimo alle ore 17.30 alle Scuderie Estensi, dal titolo non proprio nuovo per i tiburtini: “Il Pd Chiama”. Non ci sono molti dettagli nel manifesto diffuso per ora via social, ma il tricolore che campeggia sul fondo bianco e le parole “cittadini, idee, speranze per la città”, bastano, o dovrebbero bastare, a far capire il senso della reunion che i ben informati giurano vedrà insieme tutti i maggiorenti del partito, dai già citati Vincenzi e Ferro a Piero Ambrosi, che a quest’ultimo andrà l’onere di gestire il turno della segreteria cittadina pare non ci siano dubbi, come non ci sono sul fatto che la scelta del nome che erediterà il timone da Alessandro Fontana sia solo una congettura, visto il peso di una partita decisamente più ampia. Ma le strategie politiche sono una cosa, ricucire il rapporto con la città un’altra ben diversa: le sconfitte incassate nelle ultime due campagne per l’elezione del sindaco non sono lontane nella memoria collettiva e l’affidabilità di alcuni patti d’acciaio può rivelarsi più incline alla ruggine che altro. La sfida vera è resistere e far capire a chi dovrà scegliere i propri rappresentanti nelle istituzioni maggiori che la campagna di ascolto non è solo una trovata elettorale.
Anna Laura Consalvi

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