Home città Mentana “Nessun apparentamento”, primo confronto tra i candidati di Mentana ma la forzista Plebani diserta

“Nessun apparentamento”, primo confronto tra i candidati di Mentana ma la forzista Plebani diserta

“Nessun apparentamento”, primo confronto tra i candidati di Mentana ma la forzista Plebani diserta

di Vincenzo Perrone

Quasi tutti i candidati sindaco hanno risposto all’appello dell’associazione “Mentana Est” che ha organizzato un dibattito tra gli aspiranti alla poltrona di primo cittadino di Mentana. Assenza di peso quella della candidata forzista Arianna Plebani. Presenti, invece, gli altri 5 competitor (Marco Benedetti con il suo patto civico; David Perria per i 5 stelle; Francesco Petrocchi con tre liste civiche; Marco Piergotti per Fratelli d’Italia e una lista civica e Maria Rendini, Pd e due civiche) che hanno risposto alle domande dell’avvocato Marco Di Andrea, presidente di “Mentana Est”, lo scorso 12 aprile nel casale Marchizza.

Giudizio sull’amministrazione Lodi
Anche se provenienti da storie politiche diverse i 5 candidati sono in contrapposizione con la giunta uscente e, quindi, non potevano esprimere altro che un giudizio negativo. La stessa Maria Rendini, assessore all’Ambiente della prima Giunta Lodi pre-ribaltone, ha sottolineato come, a suo giudizio, non siano stati raggiunti gli obiettivi prefissati 5 anni fa.

Un provvedimento impopolare ma necessario e un provvedimento popolare
Più articolata qui, invece, la risposta, Marco Piergotti, infatti, ha posto l’accento sulla costruzione delle rotatorie così da snellire il traffico cittadino, Francesco Petrocchi punta su un sistema burocratico più efficiente e sulla pedonalizzazione di via III Novembre, mentre Maria Rendini pone maggiore attenzione sul sociale e sui bisogni del territorio. Più tecnologico Marco Benedetti che vorrebbe un’applicazione sul cellulare dove i cittadini segnalino i disagi, mentre David Perria auspica lo stralcio del piano regolatore.

A chi si rivolge un cittadino anziano e a bassa scolarizzazione?
Per Francesco Petrocchi l’anziano dovrebbe, almeno in una prima fase, rivolgersi direttamente al sindaco. Secondo Piergotti, Rendini e Benedetti, invece, sono gli uffici come i servizi sociali o l’ufficio informazioni che dovrebbero essere potenziati. David Perria, invece, punta ad avvicinare gli anziani alla tecnologia.

Rotazione dei dirigenti comunali
Risposta unanime per i cinque candidati che auspicano un maggior controllo sul lavoro dei dirigenti e una più ampia meritocrazia nella macchina amministrativa mentanese.

Assessore tecnico o politico
Secondo Maria Rendini, Francesco Petrocchi e David Perria l’assessore deve essere principalmente competente per il settore nel quale sta lavorando. Una posizione non totalmente condivisa da Marco Benedetti e Marco Piergotti che, invece, puntano l’accento sul fatto che gli assessori, certamente preparati, devono venire dal mondo della politica. Secondo i due candidati, infatti, soltanto un politico è in grado di dare l’indirizzo ai provvedimenti che dovranno prendere gli uffici comunali.

Un sindaco deve governare soltanto in funzione della sua riconferma o deve prendere provvedimenti impopolari con il rischio di non essere riconfermato?
Una questione che non si pone secondo Marco Benedetti che prevede di prendere decisioni collegiali con la cittadinanza. Marco Piegotti vorrebbe essere un sindaco decisionista, così come Francesco Petrocchi che sostiene di portare avanti i provvedimenti ritenuti giusti. Anche secondo Maria Rendini non è possibile accontentare tutti, ma è necessario portare avanti il programma al di là degli interessi personali. David Perria, invece, sostiene che il sindaco debba avere una visione d’insieme della città.

Meglio l’unione tra i comuni o il rafforzamento dell’identità mentanese?
Quasi tutti i candidati auspicano un connubio tra l’unione dei comuni che porterebbe a maggiori risorse lasciando, soprattutto dal lato culturale, ben salda l’identità mentanese. Marco Piergotti, invece, pur non escludendo una cooperazione con i comuni limitrofi, punta maggiormente sul rafforzamento dell’identità mentanese.

Eccetto lei quale potrebbe essere il miglior sindaco?
Una domanda sibillina dove i candidati non si sono sbilanciati, soltanto Maria Rendini ha lanciato un guanto di sfida al Movimento 5 Stelle. “Se non fossi io, mettiamo alla prova loro” ha dichiarato la candidata democratica.

Apparentamenti in vista del ballottaggio
La parola, infine, è arrivata alle domande del pubblico dove sedeva anche l’attuale consigliere comunale Angelo Virgulti che ha chiesto ai candidati se, in caso di ballottaggio, si sarebbero apparentati con uno dei due contendenti. La notizia, rispetto alle scorse elezioni, è che nessuno vuole scendere ai patti con gli eventuali due sfidanti del ballottaggio.

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