Mulé contro il Comune di Guidonia sul caso Bergamas

Il Comune di Guidonia Montecelio nega una strada alla madre del Milite Ignoto, Maria Bergamas che nel 1921 fu incaricata di scegliere il corpo di un soldato tra quelli caduti sul fronte e non identificabili. Lei che aveva perso suo figlio diventò così la madre simbolica del Milite Ignoto la cui salma fu posta all’Altare della Patria nel complesso del Vittoriano. Giorni di polemiche per Guidonia che a seguito di un concorso studentesco ha prima indicato e poi deciso di non dedicare più la strada a Maria Bergamas perché sostenitrice del fascismo. Il caso è diventato nazionale, è intervenuto il sottosegretario alla Difesa Giorgio Mulé.

“La storia e la memoria di una Nazione non possono essere sporcate dalla malapianta dell’ignoranza che va estirpata senza indugio. Per questo si resta interdetti davanti a ciò che sta accadendo a Guidonia dove il Comune si rifiuta di intitolare una strada a Maria Bergamas, la ‘madre d’Italia’ del soldato Antonio che rappresenta il milite ignoto, per una inesistente quanto ridicola sua adesione al fascismo”. Così il sottosegretario alla Difesa Giorgio Mule’. “Ancora pochi mesi fa, a novembre del 2021, l’Italia si e’ inginocchiata e ha reso onore a Maria Bergamas nel centenario della traslazione delle spoglie del Milite ignoto da Aquileia a Roma – aggiunge -. E l’Italia era idealmente accanto al presidente della Repubblica Sergio Mattarella quando, con l’altissimo senso della Patria che gli è proprio, si recò a rendere omaggio sulla tomba di Maria Bergamas. Il sindaco di Guidonia ponga dunque immediatamente fine al vilipendio della memoria della ‘Madre d’Italia’ e all’offesa del sacrificio di suo figlio con un atto pubblico che riconsegni serenità alla comunità che rappresenta”.