Estate Eretina, ecco la 40^ edizione

Quest’anno l’Estate Eretina festeggia la sua 40^ edizione e lo fa in grande stile. Il cartellone prevede concerti, piece teatrali, reading letterari, performance artistiche, visite guidate, mostre, folklore e naturalmente cinema, per ben 80 appuntamenti. La manifestazione si svolgerà a Monterotondo dal 24 giugno al 12 agosto, tutti gli eventi saranno gratuiti fino a esaurimento posti.
Oltre alla location consueta di Palazzo Orsini, spettacoli e appuntamenti sono previsti anche allo Scalo, al giardino del Cigno, presso il museo archeologico e multimediale, a piazza Gandhi e nell’angolo di Amélie in via delle Rimesse. Un’altra novità di quest’anno sono gli eventi e le performance itineranti, tanti nel centro città quanto allo Scalo, tra cui il “Borgo in fiore” e il corteo artistico, di poesia e musica, nel centro storico, le “visite teatrate” ai luoghi della Resistenza, la “Biciclettata sotto la luna” allo Scalo. Da segnalare il primo “Light Festival”, particolarissimo spettacolo musicale e “luminoso”, nel corso del quale giochi di luce colorata e videoproiezioni trasformeranno la facciata di palazzo Orsini e il giardino del Cigno in un armonioso spettacolo digitale.    
“Festeggiare quaranta edizioni dell’Estate Eretina è senz’altro un bel traguardo – afferma l’assessora alla Cultura Marianna Valenti – e sono davvero felice di poter presentare il programma di questa particolarissima edizione, consueta nella sua vocazione ma originale per alcune interessanti novità. Un’edizione che, tra l’altro, speriamo possa essere ricordata anche come la prima del post pandemia, dopo due anni in cui, pur non rinunciando affatto all’organizzazione di Estati Eretine comunque di livello, ci siamo dovuti confrontare con limitazioni e misure di sicurezza straordinarie che ne hanno limitato non certo la qualità ma senz’altro la partecipazione e la serenità che nutrono da sempre la passione verso la manifestazione. Ringrazio sentitamente tutte le realtà artistiche che daranno il loro contributo al cartellone, l’Università Popolare Eretina ormai nostro partner consolidato e prezioso nell’organizzazione dell’EE, la dirigente del dipartimento Servizi alla persona Zagaria, la responsabile del servizio Cultura Agneni, la presidente dell’Icm Avagnano e i membri del cda D’Angelo e Maceratesi, tutto il personale dell’Icm e dell’Assessorato per l’impegno straordinario e il fantastico lavoro compiuto”.
Si parte domani con “Quaranta! E non li dimostra”, anteprima della manifestazione che ha in programma tre appuntamenti: nella giornata di venerdì 24 alle 19.00 il convegno al pincetto “Monterotondo terra d’asilo”, alle 21.00 a Palazzo Orsini “Lato B in concerto, guest star Bobo Angelini e Galeffi”; sabato 25 giugno a Palazzo Orsini alle 21.00 “E quindi uscimmo a riveder le stelle – Giorgio Colangeli recita e commenta il Purgatorio Dantesco accompagnato alla chitarra da Tommaso Cuneo”.
È già disponibile sul sito del Comune di Monterotondo la prima parte del programma.
“Quaranta edizioni, quasi senza interruzioni, sono davvero tante – afferma il sindaco Riccardo Varone – e tanta strada è stata fatta dall’intuizione brillante degli amministratori dei primissimi anni ‘80: considerare la cultura, in tutte le sue forme e in tutte le sue accezioni, non come un accessorio più o meno prestigioso ma come un preciso indirizzo verso cui orientare le politiche sociali cittadine, lo strumento in grado di ridefinire il senso stesso di comunità cittadina, da paese di provincia a rischio di diventare un quartiere dormitorio della Capitale a città fiorente, viva, dinamica, moderna, con una sua identità precisa. Che è esattamente ciò che Monterotondo è diventata. L’Estate Eretina è un po’ il simbolo di questo processo, una costante che anno dopo anno ha animato indimenticabili serate sotto le stelle, che ha avvicinato un pubblico vasto ed eterogeneo al teatro, alla musica, alla danza, al cinema. E lo ha fatto con una sua vocazione ‘popolare’, intesa nel significato genuino di accessibile, prossimo, democratico. E che, abbinata agli straordinari investimenti politici, amministrativi ed economici, alla biblioteca, al teatro, ai musei, alle scuole di ogni ordine e grado, ribadisce quel titolo di ‘città della cultura’ che a buon diritto Monterotondo può vantare”.