Home Cronaca Mogli e mariti, assunzioni illegittime: il Pd denuncia il metodo 5S all’Anticorruzione

Mogli e mariti, assunzioni illegittime: il Pd denuncia il metodo 5S all’Anticorruzione

Mogli e mariti, assunzioni illegittime: il Pd denuncia il metodo 5S all’Anticorruzione

Un funzionario che lavora nello stesso settore dove il coniuge presenta le pratiche, ombre sulle procedure di assunzione e nomina rispettivamente dei dirigenti ai lavori pubblici e alle finanze, le pesature delle posizioni organizzative stravolte senza oggettività, i consiglieri del Pd inviano il documento scottante all’autorità nazionale anticorruzione per accendere un riflettore sul Comune di Guidonia Montecelio a traino 5S. L’accusa contenuta nei fogli è chiara: l’amministrazione in mano a Michel Barbet soffre di troppe opacità. La capogruppo Paola De Dominicis, dopo il colloquio con la segretaria generale Livia Lardo non ha sciolto le criticità, così il plico passerà dal protocollo per raggiungere la stanza del sindaco, dell’assessore alla Legalità Davide Russo e fuori, l’Anac. Un compendio delle stranezze – per dirla così – che caratterizzano la gestione pentastellata. “Tra i tanti problemi che ci sono e le emergenze da affrontare in una città che a causa loro non sa più cosa sia la normalità – commenta la capogruppo – i cinque stelle continuano con una politica che fa acqua da tutte le parti e con una visione complessiva davvero poco chiara”.

Opacità che si concretizzano nelle pieghe della macchina amministrativa a cominciare dalle pesature delle posizioni organizzative. In sostanza, in base al regolamento comunale, è il nucleo di valutazione a proporre una graduatoria delle po in base al quale stabilire le retribuzioni, e sulla proposta l’esecutivo vota. A Guidonia non è andata così, con una delibera (la numero 67) la Giunta ha invece stravolto le pesature delle posizioni organizzative indicate dal Nuval che si muove su basi tecniche, e insistono i consiglieri del Pd in spregio al regolamento e quindi in maniera arbitraria. Sostenere che la nuova graduatoria sia frutto della diversa organizzazione della macrostruttura decisa sempre in quelle ore, non basta. I consiglieri avvertono, allora sarebbe dovuto tornare tutto al nucleo di valutazione. E così non è stato.

E poi c’è il conflitto d’interessi in un settore chiave, dove un funzionario opera nonostante il coniuge presenti abitualmente pratiche proprio a quell’ufficio. Secondo i vertici dell’ente il conflitto c’è, è vero, in base alle previsioni dell’anticorruzione, ma non per la legge secondo cui il conflitto si cancella se e quando il funzionario in questione fa firmare la pratica al dirigente superiore o a un collega. I consiglieri guidati dalla De Dominicis non sono convinti, anzi, e chiedono quindi lo spostamento del funzionario dal settore.

Altri guai su assunzioni e nomine. Ai lavori pubblici è di recente arrivato un nuovo responsabile, nominato di fiducia dal sindaco Barbet attingendo alla lista dei candidati idonei della precedente assunzione. Eppure, dicono dal Pd, era scritto chiaro e tondo in quell’avviso che l’elenco non costituiva graduatoria. Quindi di fatto, l’attuale assunzione sarebbe avvenuta senza selezione pubblica. Sempre nubi anche dalle parti delle Finanze. Qui hanno infiammato anche in consiglio le modalità con cui è stato preso l’attuale dirigente al quale è stata attribuita prima la qualifica di funzionario nonostante sia un part time. Una questione sollevata anche dalla Cgil.

Atti che per i consiglieri Paola De Dominicis, Emanuele Di Silvio, Simone Guglielmo e Mario Lomuscio sono “illegittimi e lesivi dei principi fondamentali di legalità, imparzialità e buon andamento della pubblica amministrazione”. Se ne occuperà l’Anac.

Gea Petrini

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