Home città Guidonia Messa scarica Forza Italia, “un partito che non esiste più”. Parte la marcia di Fratelli d’Italia

Messa scarica Forza Italia, “un partito che non esiste più”. Parte la marcia di Fratelli d’Italia

Messa scarica Forza Italia, “un partito che non esiste più”. Parte la marcia di Fratelli d’Italia

di Gea Petrini

Le dimissioni di Andrea Di Palma come lasciapassare per l’approvazione del Bilancio (tutta da verificare tra l’altro) sono un “ricatto politico”, anzi meglio un “giochetto da prima Repubblica”. Con il voto di Roma alle spalle, e il consiglio decisivo di Guidonia Montecelio fissato il 13 giugno, il capogruppo di Fratelli d’Italia Alessandro Messa non risparmia niente a quel partito “distrutto” che è Forza Italia. Sono gli alleati azzurri i responsabili della parabola che con ogni probabilità porterà al sipario tra meno di una settimana.

Parola rimangiata – L’analisi non può che partire da gennaio, quando il centrodestra con il sindaco (forzista) Rubeis ai domiciliari da luglio scorso, si è trovato a decidere sulle elezioni anticipate: “Noi siamo stati chiari, abbiamo detto, se ci sono le condizioni andiamo avanti fino a febbraio 2017 realizzando quattro o cinque punti condivisi per la città, altrimenti meglio votare a giugno. E la volontà di tutta Forza Italia, tranne un consigliere – dice Messa – è stata quella di proseguire con l’amministrazione”. A livello numerico, ricorda l’avvocato, Fratelli d’Italia è “ininfluente” con un solo eletto, “abbiamo espresso la nostra opinione, invitando gli altri però a non rimangiarsi la parola a distanza di due mesi, consegnando Guidonia a un commissario per un anno, cioè alla paralisi”. E invece i rapporti in maggioranza sono precipitati. “Il pallino lo aveva Forza Italia, partito di maggioranza relativa, noi da quel momento con l’assessorato all’Ambiente abbiamo continuato a lavorare, realizzando opere e interventi. Poi qualche consigliere di Forza Italia ad aprile ci ha ripensato e la città andrà al commissario: noi oggi ne prendiamo atto e dopo il 13 giugno si valuterà per le successive alleanze”.

No ai ricatti – Chissà se a influire sia anche l’effetto Giorgia Meloni (giù colpi a Forza Italia che a Roma è al 4%), Messa non si pone problemi a bacchettare a distanza il capogruppo azzurro Venturiello che aveva posto sul tavolo l’opzione delle dimissioni di Andrea Di Palma, come tentativo estremo per votare successivamente il Bilancio in consiglio. “Se partiamo dal presupposto che il Bilancio va votato per il bene della città, non c’entra Di Palma, altrimenti siamo di fronte a tentativi pretestuosi, a ripicche, ricatti e giochi della prima Repubblica”.

Forza Italia addio – Il cambio di rotta di due consiglieri Vallati e Valeri, “non hanno motivazioni politiche, ma solo personali” puntualizza, l’incapacità di tenere in piedi una linea comune, per Messa “Forza Italia è un partito che si è sgretolato, non solo a Guidonia Montecelio, in tutto il Lazio e a livello nazionale”.

Il caso Marini Cipriani – L’ultimo scossone a una compagine a pezzi, è arrivato dalle dimissioni dei consiglieri ex forzisti Gianluigi Marini e Veronica Cipriani. “Siamo sempre di fronte allo sfacelo di Forza Italia, un partito che non esiste più, dove ognuno fa quello che vuole. Loro lo avevano lasciato a febbraio, e oggi se ne sono andati non per una posizione critica nei confronti di Di Palma ma di chi è contro il Bilancio. Hanno scelto di lasciare perché non vogliono che sia qualcuno a mandarli a casa, io invece non mi sento così, non sento che qualcuno mi manderà a casa perché questa amministrazione ha fallito”.

La coalizione non c’è più – Se il 13 giugno cadrà l’amministrazione, si aprirà un nuovo capitolo nel centrodestra. “Le alleanze saranno valutate in base alle prospettive politiche non ai personalismi e agli interessi, criteri che non mi appartengono. Tuttavia un elemento è certo, noi fino a dieci secondi prima della fine, saremo in assessorato a compiere il nostro dovere”.

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