Messa: “Modernità, identità e bellezza saranno la nuova triade della città”

Colpi di coda dell’amministrazione “fallimentare”, posizioni di una “becera cancel culture”, una vera “iniezione di odio”. La Lega di Guidonia Montecelio scende in campo contro il Comune per il caso Maria Bergamas e l’intitolazione negata alla madre del Milite Ignoto perché considerata vicina al fascismo. Una vicenda che segue un piano politico e procedurale (per la presenza di un regolamento comunale) e che ha infiammato la politica a ogni livello fino a portare il ministro della Difesa Lorenzo Guerini a ricordare a tutti come Maria Bergamas fu “la scintilla dell’identità del Paese”.

A parlare adesso è Alessandro Messa.  “Nelle ultime ore il nome della nostra amata Guidonia è balzato agli onori della cronaca nazionale, ma purtroppo offeso e vilipeso dall’ennesima scelerata decisione dei giallorossi: negare l’intitolazione di una strada alla madre del Milite Ignoto perché – presunta – sostenitrice del fascismo. E’ inaccettabile che mentre l’Italia intera, ogni anno, idealmente accanto al Presidente della Repubblica, si inginocchia sull’Altare della Patria in onore di Maria Bergamas, Guidonia diventi esponente della becera “cancel culture”. Eppure, ancora una volta, l’amministrazione PD/5Stelle ha maldestramente cercato di compensare il nulla che contraddistingue la sua amministrazione con un’iniezione d’odio, imponendo una divisione ideologica anche in quello che dovrebbe essere un emblema di unità e costringendo i Guidoniani a provare vergogna e mortificazione. E così, dopo la provocatoria amputazione di Piazza Martiri delle Foibe a Villalba, siamo costretti ad assistere ad un altro atto di oltraggio alla memoria storica, ad un altro tentativo di cancellare e storpiare la cultura identitaria. Se il centrosinistra, tanto dedito a sconfiggere i fantasmi del fascismo, impiegasse altrettanta abnegazione nella gestione della Città e nell’attenzione ai problemi concreti dei cittadini, non ci ritroveremmo una Guidonia invivibile, abbandonata e mortificata. Certo, non sorprende che questi “mostri” generati dalla moderna cultura di sinistra, ignorino il valore di tutto ciò che la “Madre d’Italia” rappresenta: la madre, appunto, colonna portante della famiglia quale nucleo fondante della comunità, l’amor patrio che ha spinto i soldati a dare la vita in difesa della propria terra, il senso di appartenenza, il valore identitario”. Un attacco all’amministrazione in un giorno che certo però non è un giorno qualsiasi. Il leghista non lo nomina direttamente ma è il day after la chiusura dell’accordo sulla candidatura a sindaco di Alfonso Masini, ex dirigente comunale, esperto di storia. “Siamo certi – conclude Messa – che questi sono gli ultimi colpi di coda di un’amministrazione fallimentare, indifendibile sotto ogni aspetto, che ha violentato l’anima profonda dei Guidoniani. La Lega, insieme a tutto il centrodestra unito, rimetterà le cose a posto”. E Messa lancia il cuore del messaggio che farà da motore alla campagna elettorale: “Modernità, identità e bellezza saranno la nuova triade della Città”.