Home città Mentana Mentana, urla e lancio del telefono all’ex dirigente, Petrocchi solleva il caso urbanistica. Ma le interrogazioni di fuoco sono 4

Mentana, urla e lancio del telefono all’ex dirigente, Petrocchi solleva il caso urbanistica. Ma le interrogazioni di fuoco sono 4

Mentana, urla e lancio del telefono all’ex dirigente, Petrocchi solleva il caso urbanistica. Ma le interrogazioni di fuoco sono 4

di Vincenzo Perrone

Quattro recenti interrogazioni rivolte al sindaco Marco Benedetti ma anche le proposte dei cittadini, sono state al centro dell’evento: “Amministrazione Benedetti due anni solo danni”, organizzato dal consigliere comunale Francesco Petrocchi e dal suo movimento “Impegno per Mentana”. Il titolo lascia poco spazio all’immaginazione sull’andamento della kermesse e sul giudizio del consigliere rispetto alla gestione del sindaco Benedetti. Le prime due interrogazioni riguardano la frazione di Castelchiodato, la terza è sulla gestione delle farmacie comunali insieme ad una società colpita da interdittiva antimafia e la quarta, firmata anche dalle consigliere Pd Maria Rendini e di Forza Italia Arianna Plebani, sul caso lavori pubblici e la presunta aggressione del sindaco all’ex dirigente comunale Marco La Mura.

Castelchiodato: la sede della circoscrizione non ancora nata e l’illuminazione pubblica e i marciapiedi sulla strada per Cretone

La chiusura della circoscrizione di Castelchiodato è al centro della prima interrogazione di Francesco Petrocchi. “Da mesi la sede della circoscrizione di Castelchiodato- sostiene il consigliere- è chiusa e i cittadini devono recarsi a Mentana per accedere ai servizi di anagrafe e stato civile con grave disagio soprattutto per le persone prive di mezzi di trasporto. Negli annunci dell’amministrazione vi era la realizzazione di una struttura prefabbricata (Garitta) ove allocare un vigile e tutti i servizi comunali on line. Ad oggi non solo nulla è stato realizzato di quanto garantito ma perfino i servizi esistenti sono stati eliminati”. L’illuminazione pubblica e lo stato dei marciapiedi sulla strada tra Castelchiodato e Cretone sono gli argomenti dell’altra interrogazione del consigliere Petrocchi. “Oltre dieci anni fa fu realizzato un marciapiede con impianto di pubblica illuminazione lungo la strada provinciale che porta da Castelchiodato a Cretone. L’impianto per questioni relative agli allacci con il gestore non fu mai messo in funzione e nel frattempo il marciapiede è divenuto impercorribile per l’assenza dell’illuminazione. Vorrei sapere con urgenza se l’amministrazione intende intervenire per mettere in funzione la pubblica illuminazione su quel tratto di strada e se intende stanziare fondi per rendere di nuovo percorribile il camminamento con interventi di manutenzione”.

Gestione delle farmacie comunali con una società colpita da interdittiva antimafia

“Con atto del 30 dicembre 2016 è stata costituita tra il comune di Mentana e la società Cardamone Group srl una società Sogef srl per la gestione delle farmacie comunali”- inizia così la spiegazione di Petrocchi nell’interrogazione inerenti le farmacie comunali. La società privata in questione ha avuto delle grane giudiziarie non da poco perché è stata colpita da interdittiva antimafia. “Il provvedimento- spiega ancora Petrocchi- originava dal sodalizio societario nella Calabria Turismo srl tra la stessa Cardamone e la signora Francesca Bagalà, primogenita di Carmelo pregiudicato e ritenuto dagli inquirenti capo dell’omonima cosca attiva sul litorale tirrenico”. In seguito a questo la giunta comunale ha dato indirizzato, attraverso un atto formale, di procedere alla gestione delle farmacie tramite concessione di servizi senza la costituzione di altra società. La Cardamone dal canto suo si è rivolta al tribunale di Catanzaro che ha nominato un amministratore giudiziario sospendendo difatto l’interdittiva. “A seguito di un’istanza della Cardamone Group- continua ancora Petrocchi- il comune di Mentana tornava sui suoi passi e la giunta, con atto n.75 del 12 aprile 2018, revocava il precedente indirizzo e dava disposizione di conservare la precedente società costituita tra il comune e la Cardamone Group srl”. In sostanza, quindi, l’interrogazione punta a capire l’opportunità di continuare con questa società insieme ad un’azienda colpita da interdittiva antimafia e sul fatto che il sindaco avrebbe in più occasioni considerato come “atto scellerato” la costituzione di una società pubblico-privata per la gestione delle farmacie.

Lancio del telefono ed ingerenze nell’urbanistica

Grida e lancio del telefono fisso da parte del sindaco Marco Benedetti ai danni dell’ex dirigente ai lavori pubblici Marco La Mura, è questo in estrema sintesi il racconto dell’architetto che viene ripreso nell’interrogazione firmata dallo stesso Petrocchi insieme alle colleghe Rendini e Plebani. Un episodio che sarebbe avvenuto ad aprile ma è stato reso pubblico soltanto in questi giorni. “Il sindaco iniziava ad urlare e ad inveirmi contro- è il racconto dell’architetto La Mura ripreso nell’interrogazione- per una pratica di competenza dell’urbanistica non ancora esaminata, si rileva che il sottoscritto è responsabile dei lavori pubblici e dell’ambiente e non dell’urbanistica. Il sindaco urlava per poi iniziare a scagliare con veemenza oggetti sulla scrivania tra cui un telefono fisso che non mi colpiva perché trattenuto dal doppino della presa telefonica”. Oggetto dell’ira del primo cittadino sarebbe l’ampliamento della scuola San Giorgio caldeggiato da Benedetti ma stoppato dall’ex dirigente per via del contrasto con il decreto ministeriale del 18 dicembre 1975. Non c’è, tuttavia, soltanto l’episodio della lite nell’interrogazione ma viene trattato anche un sopralluogo insieme ad una ditta fornitrice di moduli prefabbricati all’interno della scuola San Giorgio. “L’architetto La Mura – spiegano i consiglieri comunali nell’interrogazione – fa riferimento ad un sopralluogo, su richiesta del segretario comunale, congiuntamente ad una ditta fornitrice di moduli prefabbricati al fine di renderci edotti sulle tempistiche e sui criteri di progettazione da adottare”. Un sopralluogo visto come un’ingerenza da parte dell’architetto dato che, stando sempre all’interrogazione, la ditta in questione aveva anche le chiavi del suo ufficio e poteva accedervi in sua assenza. Il tutto risolto con il licenziamento dell’architetto La Mura. “Con nota del 7 maggio 2018 il sindaco avviava procedimento con preavviso di risoluzione del rapporto di lavoro nel confronti dell’architetto Mario La Mura assunto, mediante procedura ad evidenza pubblica, in data 27 settembre 2017”. Una serie di richieste a raffica, quindi, che preannunciano consigli comunali decisamente infuocati.

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