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Mentana, opposizioni all’attacco: “Da Benedetti nessuna riduzione delle indennità per i politici”

Mentana, opposizioni all’attacco: “Da Benedetti nessuna riduzione delle indennità per i politici”

di Vincenzo Perrone

Tante le critiche sollevate dalle opposizioni al sindaco Marco Benedetti dopo il consiglio comunale del 29 settembre a Mentana. Diversi i temi caldi: si passa dalla farmacia comunale, alla riduzione delle indennità di sindaco ed assessori fino alla viabilità di Castelchiodato e alla vendita delle quote comunali nella Gesepu.

Rendini: su Castelchiodato passano le mozioni Pd

Esprime soddisfazione il capogruppo del Partito democratico Maria Rendini per il voto all’unanimità delle due mozioni inerenti la frazione di Castelchiodato. “Finalmente una nota positiva nell’imbarazzante consiglio comunale di venerdì scorso – commenta Rendini – il consiglio comunale all’unanimità ha votato a favore delle mozioni presentate come gruppo Pd, affinchè vengano inserite e finanziate nelle opere triennali 2018/2020 la scuola materna e il prolungamento del marciapiede di via A.De Gasperi a Castelchiodato. Ringraziamo tutti i cittadini che ci hanno sostenuto con la raccolta firme”. Negativo, invece, il giudizio sulla vendita delle quote comunali nella società Gesepu che, fino al subentro della Cooplat/Paoletti, gestiva il servizio di nettezza urbana nel comune. “Solo allo scadere dei termini di legge – continua la consigliera dem – il comune si ricorda di essere proprietario del 25,60% della società. Come Pd affrontammo questo discorso nel 2012/2013, dove l’allora assessore al bilancio Roberto Baccani iniziò un percorso con la lega dell’autonomia per la valutazione di tali quote non portato avanti da nessun altro. La maggioranza Benedetti si ricorda solo oggi che entro il 30 settembre il comune deve provvedere ad effettuare una ricognizione di tutte le partecipazioni possedute alla data del 23 settembre”.

Petrocchi: grazie a noi rotti i rapporti con società colpita da interdittiva antimafia

Pone l’accento su una questione spinosa Francesco Petrocchi, consigliere comunale di “Impegno per Mentana”, ovvero nella società tra il comune di Mentana e la Cardamone Group srl, colpita da interdittiva antimafia del prefetto di Cosenza, nella gestione della farmacia comunale. “Finalmente si è riusciti a porre fine ad una vicenda inquietante – commenta il consigliere comunale – Mentana non è più socio di una azienda colpita da interdittiva antimafia. Rivendichiamo il merito di aver indotto il comune ad agire. Prima venerdi 23 giugno presentando un invito-diffida al sindaco che probabilmente di questa vicenda ancora non sapeva nulla, dato che il primo atto per informarsi il dirigente lo ha compiuto martedi 27 giugno, e in data 6 settembre presentando una mozione con ad oggetto la revoca definitiva da discutere allo scorso consiglio. Solo a quel punto il 14 settembre il dirigente ha disposto la revoca. Di tale atto tra l’altro abbiamo avuto conoscenza ufficiale solo durante il consiglio comunale del 29 settembre per attestazione del segretario comunale, infatti stranamente non risultavo pubblicato sull’albo pretorio. Rimane il grave ritardo con cui l’amministrazione ha agito. Probabilmente stavano tentando di salvare la società. Si pone fine anche alla gestione privata della farmacie che, come più volte denunciato pubblicamente ed in consiglio, presentava molti lati oscuri e poco trasparenti. L’interdittiva antimafia non ha fatto che confermare tutti i forti dubbi che avevamo su questa operazione”. Un altro punto su cui pone l’accento il consigliere comunale è la mancata riduzione delle indennità di sindaco, assessori e consiglieri. “Benedetti era stato l’unico – continua Petrocchi – ad aver messo sul suo programma elettorale una riduzione delle indennità di sindaco, assessori e consiglieri. Con la mozione abbiamo chiesto l’attuazione di quel punto del suo programma per destinare i fondi accantonati ad un fondo di solidarietà per le famiglie mentanesi. Ci saremmo aspettati una adesione entusiasta ed invece la maggioranza, con il voto determinante del sindaco, ha bocciato la proposta. Benedetti ha dimostrato ancora una volta di essere una persona incoerente – come per equitalia, per le farmacie comunali, per le feste tradizionali, per le assunzioni ed i contributi a pioggia alle associazioni degli amici – ed un vero e proprio “bluff” che ormai è sotto gli occhi dei cittadini, anche di coloro che lo hanno votato, sperando in buona fede in un cambiamento positivo”.

Plebani cita i Jalisse

La critica della forzista Arianna Plebani punta anche sulla mancata riduzione delle indennità ma la pone in maniera musicale. “Mi sono svegliata con una canzone in mente: Fiumi di parole – commenta la consigliera citando il celebre brano vincitore di Sanremo 1997 – quello di cui siamo stati inondati in consiglio comunale dalla maggioranza, che, alla fine, dopo tanto parlare, non ha votato la riduzione degli stipendi del sindaco, assessori e la rinuncia dei gettoni dei consiglieri per costituire invece un fondo di solidarietà. Bella trovata scriverlo nel programma della campagna elettorale, sventolarlo a tutta la cittadinanza per poi fare passo indietro. Pensare che 40mila euro per una non sagra dell’uva sono stati trovati. Incoerenza allo stato puro”.

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