Home Cronaca Mentana, la Sagra diventa Festa dell’uva e dell’agricoltura in “segno discontinuità”. Il programma

Mentana, la Sagra diventa Festa dell’uva e dell’agricoltura in “segno discontinuità”. Il programma

Mentana, la Sagra diventa Festa dell’uva e dell’agricoltura in “segno discontinuità”. Il programma

Un ammodernamento, una trasformazione. Piacerà a tutti? Il sindaco Benedetti pensa di sì, la sagra dell’uva di Mentana diventa la festa dell’uva e dell’agricoltura. Spazio dunque alla promozione di tutti i prodotti agro alimentari delle nostre terre, valorizzazione delle aziende locali, convegni scientifici su tematiche legate al mondo dell’agricoltura come settore importante dell’economia mondiale. Ma questa Festa dell’uva e dell’agricoltura pur adeguandosi alle moderne fiere del nord Italia strizza anche l’occhio alle tradizioni mentanesi, che hanno permesso all’evento di raggiungere il 61esimo anno di vita. Non poteva dunque mancare la sfilata dei carri allegorici della domenica pomeriggio, che quest’anno avrà come tematica “pane vino ed olio”. Altro momento evocativo ed interessante sarà poi la mostra fotografica ospitata in galleria Borghese “Come eravamo”, dove attraverso le immagini verranno ripercorsi i sessantuno anni di una delle manifestazioni simbolo di Mentana.

L’assessore. “Abbiamo voluto rinnovare questa manifestazione sin dal nome: Festa e non Sagra – ha dichiarato l’assessore alla Cultura Barbara Bravi – soprattutto per dare un segno di discontinuità rispetto al passato. Oggi a Mentana non c’è più l’uva e l’agricoltura langue, a parte qualche nuovo spiraglio che stanno aprendo alcuni giovani volenterosi e che vogliamo valorizzare. Abbiamo voluto mantenere però la tradizione della sfilata dei carri, ma dandogli un senso preciso con un argomento tematico, per non vedere ‘fate turchine’ o altri temi che con la tradizione agricola non hanno nulla a che fare . Saranno tre a rappresentare le tre realtà di cui si compone il nostro territorio: Mentana, Casali e Castelchiodato. Anche le ‘bancarelle’ sono sparite lasciando spazio a degli stand di prodotti locali”.

Il sindaco. “Abbiamo dato un taglio nuovo alla manifestazione – ha detto il sindaco Marco Benedetti – più attento alle tematiche della produzione vinicola e dell’agricoltura in generale, a fronte di un costo di circa 5mila euro di cui però solo 2mila investite dal Comune, il resto è stato infatti un finanziamento regionale. La galleria Borghese ospiterà una serie di incontri, perché questo nuovo taglio della Festa, vuole sfruttare momenti come questi per far sì che l’uva ed i prodotti agricoli tornino ad essere un volano per il rilancio dell’economia locale. I prodotti agricoli locali stanno già tornando grazie al lavoro di tanti imprenditori e produttori della zona, ma vogliamo tornare ad avere l’uva da tavola, vogliamo il vino DOC, vogliamo il vino di Mentana, perché vogliamo una Sagra dell’Uva con il vino e l’uva di Mentana! Se quest’anno o magari anche l’anno prossimo ancora non potrà essere possibile, tra tre anni dobbiamo centrare quest’obiettivo. Per questo abbiamo messo incontri sulla storia, la cultura ma anche la tecnica di coltivazione dell’uva per chi volesse anche imparare.

Il programa. Si partirà il sabato primo ottobre alle 10:00 alla Galleria Borghese con la musica delle associazioni bandistiche “G.Verdi” di Castelchiodato e “Città di Mentana”. Si proseguirà, poi, alle 12 sempre in Galleria Borghese con il convegno “Alla scoperta dell’olio Evo” con N.Di Noia. Alle 15,30, invece, ci sarà la lettura di alcuni brani classici, alle 18,00 il convegno “Il Grano Mentana: La Rinascita” e alle 21 in Piazza San Nicola lo spettacolo teatrale “Belli de Roma”. Si prosegue il giorno dopo alla Galleria Borghese alle 10,30 con il convegno “Ritorno al futuro dell’agricoltura” che vedrà fra gli altri l’intervento di David Granieri presidente regionale della Coldiretti. Alle 15,00 ci saranno i carri allegorici che percorreranno le vie del paese per tornare in Galleria Borgese alle 17,00 per la premiazione. Durante entrambe le due giornate nel centro storico sarà possibile degustare piatti tipici, mentre nella Galleria Borghese ci sarà la mostra fotografica “Come eravamo” curata da Simona Cocilova. Come già dichiarato dal sindaco Marco Benedetti la manifestazione avrà un costo di 5mila euro, di cui 2mila finanziati direttamente dal comune e 3mila dalla regione Lazio.

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