Home Cronaca Mentana, elezioni con polemiche al centro anziani. Maimone grida ai “brogli”

Mentana, elezioni con polemiche al centro anziani. Maimone grida ai “brogli”

Mentana, elezioni con polemiche al centro anziani. Maimone grida ai “brogli”

E’ tempo di elezioni anche al centro anziani di Mentana, si è tenuta l’otto febbraio la votazione per eleggere il comitato di gestione del centro dopo oltre un anno di commissariamento. A dare conto del risultato, per la verità scontato visto che a presentarsi è stato solo una lista, è Simona Cocilova, commissaria uscente del centro anziani. “Il Centro Anziani di Mentana – scrive Cocilova sul suo profilo facebook – ha un nuovo Comitato di gestione. Grazie ai candidati della lista “Crescere Insieme” che hanno avuto il coraggio e l’entusiasmo di unirsi per il bene del centro anziani. Grazie al Comune di Mentana che ha sorvegliato con grande attenzione questo procedimento elettorale. Grazie agli scrutatori,che hanno accolto, raccolto e contato ben 125 voti. Voti certo non indispensabili per l’elezione dell’unica lista candidata, e per questo ancora più forti. Voti di persone che, pur sapendo che quei candidati avrebbero vinto anche con una sola scheda, hanno voluto dire “vi vogliamo!”. 125 applausi per voi: Giulio Barbino, Antonio Fravili, Lina Tonnicchia, Emilio Lastrucci, Luciana Toria, Gabriella Garbini e Cirino Nisi”.

Maimone: è un broglio elettorale, le tessere sono scadute l’anno scorso. Un voto illeggittimo secondo l’ex presidente Saverio Maimone, a suo dire, infatti, le tessere scadute nel 2017 non sono state rinnovate entro il termine del 31 gennaio e, quindi, la consultazione non è da ritenersi valida. “Alle elezioni del centro anziani di Mentana – sostiene Maimone – si è presentata una sola lista, composta da sette candidati che è stata eletta in mancanza di liste concorrenti. La prima cosa che mi viene in mente è se questi candidati, soci 2017, sono consapevoli che la loro tessera è scaduta il 31/12/2017 e quindi la loro candidatura è nulla. La seconda cosa che mi chiedo è che essendo il risultato del voto ininfluente ai fini del risultato dello stesso, in quanto scontato, è che senso ha andare a votare: il mio voto non serve a niente, la lista ha vinto a tavolino, non ha senso votare. Qualcuno dirà che con le preferenze si sceglie il presidente: non è così, il presidente viene eletto dai sette. Sto assistendo a un broglio elettorale senza precedenti”.
Vincenzo Perrone

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