Mentana, Benedetti: “Depuratore Acea bloccato dalla burocrazia”

Il depuratore di via Castelchiodato bloccato dalla burocrazia al centro di una lettera denuncia del sindaco di Mentana Marco Benedetti. “La costruzione del nuovo depuratore – spiega il primo cittadino – quello che tutti potete vedere passando per via di Castelchiodato andando a Monterotondo, è ultimata ormai da novembre. Acea mi ha chiamato già due mesi fa per comunicarmi la fine dei lavori e l’avvenuto inoltro della richiesta da parte loro all’ex Provincia per l’autorizzazione allo scarico, ossia l’autorizzazione ad utilizzare questa nuova opera. Ad oggi, dopo più di due mesi la situazione è allo stallo e non sembra avere margini di progresso”. Il problema sta nella divergenza di opinioni tra l’Acea e la dirigente dell’ex provincia. “Dopo aver avuto due colloqui separati  – continua Benedetti- sia con Acea, che con la dirigente dell’ex Provincia (che deve autorizzare lo scarico), ho appreso la seguente situazione: la dirigente non rilascia l’autorizzazione perchè l’impianto non rispetterebbe le normative previste; di contro Acea sostiene che l’impianto sia di ultima generazione e del tutto idoneo ad iniziare la propria attività. Delle due l’una: o l’impianto non è a norma e quindi Acea deve provvedere a sistemarlo, o la dirigente ha mal interpretato la norma. Non ci sono terze possibilità. Ma il problema vero è che la situazione è in stallo, perchè entrambi sostengono decisamente la propria tesi”. Ora Benedetti proverà a chiedere un incontro congiunto, “una conferenza di servizi, per metterli a confronto e capire come sbloccare la situazione. Spero che non siamo alle solite e che la questione sia immediatamente risolvibile. L’attivazione del nuovo depuratore permetterebbe a tutti quelli allacciati ancora con acqua di cantiere di potersi finalmente allacciare con acqua per uso domestico; e a quelli che hanno richiesto o devono richiedere un nuovo allaccio di poterlo finalmente ottenere. Intanto che aspettiamo che la diatriba sia risolta, Mentana paga il costo delle lungaggini e delle ingessature del nostro sistema. E l’Italia muore”.
Vincenzo Perrone