Home città Guidonia Matrimoni e biotestamento, il consiglio vota tra saluti a casa e guizzi. Valeri: “Cocchiarè non darci lezioni”

Matrimoni e biotestamento, il consiglio vota tra saluti a casa e guizzi. Valeri: “Cocchiarè non darci lezioni”

Matrimoni e biotestamento, il consiglio vota tra saluti a casa e guizzi. Valeri: “Cocchiarè non darci lezioni”

Nelle prime due ore via libera a un paio di regolamenti, il consiglio comunale di Guidonia Montecelio si è occupato di matrimoni e del testamento biologico. Solo l’inizio di una seduta – in corso – che prevede undici punti più o meno dello stesso tenore, iniziata con i preliminari che qualche guizzo lo hanno regalato.

La maggioranza cinque stelle, da quanto s’intende per ordine di scuderia interna, in base a una strategia comunicativa di contrasto agli attacchi che piovono da ogni dove, si impegna a elencare, ciascuno per propria competenza, il quanto fatto dalle commissioni. Così Alessandro Cocchiarella sciorina le giornate ecologiche, riprese poi anche da Antonio Briganti che non ci sta a farsi chiamare “indegno” dalla Cacioni, Matteo Castorino annuncia la riapertura di tre biblioteche (Setteville, Montecelio e Villalba), la Anna Checchi espone i traguardi dell’urbanistica, “si rilasciano permessi a costruire, vanno avanti le sanatorie, la normalizzazione richiede tempo ma c’è grande dedizione”. Come c’è da immaginarsi, l’opposizione è di altro parere, botta e risposta con una Arianna Cacioni scatenata anche dal gruppo misto, e il democrat Mario Lomuscio che bolla, “basta spot elettorali” dice ai colleghi che negli interventi si rivolgono direttamente al pubblico a casa in streaming, e fornisce un altro elenco: sport, cave, buche, parchi, dove la visuale a suo parere è drammatica. Mario Valeri arriva un po’ in ritardo, Cacioni gli cede un minuto e mezzo di tempo del proprio intervento, e il civico li sa sfruttare: “Cocchiarè fai sempre gli stessi interventi, ho letto che hai preso 97 voti, se ne avevi presi 87 te ne mancavano 3 per fare tombola. No perché tutto funziona in base al consenso e ci vieni pure a dare lezioni. Noi abbiamo cultura di governo, siamo minoranza che propone ma qui i risultati non ci sono”.

Tra frizioni e battibecchi, il presidente Angelo Mortellaro apre il primo punto, pensa Loredana Terzulli a presentarlo, si tratta del regolamento su matrimoni e unioni civili che andava adeguato. La pentastellata ricorda erga omnes “le solite falsità” della stampa, passaggio ormai obbligatorio nei suoi interventi e spiega le novità sul lieto giorno del sì. Con un bando il Comune recepirà anche la volontà di privati che metteranno a disposizione proprie location per i matrimoni. Lomuscio dice che gli importi vanno rivisti, alla fine c’è l’ok. Poi si passa al testamento biologico. L’assessore Romina Polverini illustra brevemente, ricordando che Guidonia recepisce una normativa nazionale. La legge entrata a vigore a gennaio, consente al paziente il diritto di abbandonare le terapie. Il Comune ora è pronto a raccogliere le domande. “Sarà possibile depositare le proprie volontà – spiega Polverini – presso i nostri uffici di stato civile. Le buste saranno chiuse, ne conosceranno il contenuto solo il cittadino e il fiduciario nominato. La volontà può essere modificata. Allegati al regolamento ci sono i moduli, ma si sta verificando il passaggio per il futuro dal cartaceo al digitale”. Favorevole il Pd, “è una battaglia giusta, una normativa attesa da anni” commenta Lomuscio, stessa soddisfazione dal civico Mauro De Santis, “abbiamo contribuito a stenderlo”. Voto unanime, l’assessore Elisa Strani in passerella al convegno del Masci sull’argomento, non c’è.
Gea Petrini

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