Home Cronaca L’opposizione sul tetto: “Fondo per gli operai con le indennità dei politici”. Ma sui soldi c’è stato già un dietrofront di Santoboni

L’opposizione sul tetto: “Fondo per gli operai con le indennità dei politici”. Ma sui soldi c’è stato già un dietrofront di Santoboni

L’opposizione sul tetto: “Fondo per gli operai con le indennità dei politici”. Ma sui soldi c’è stato già un dietrofront di Santoboni

Un fondo speciale per i lavoratori delle cave con le indennità dei politici: consiglieri, assessori e sindaco. E’ la proposta dell’opposizione che simbolicamente dal tetto del Comune di Guidonia Montecelio, “sulla testa di Michel Barbet” ha lanciato le iniziative, unico scopo non mollare la protesta politica a difesa dell’occupazione. In tutto 90 licenziamenti già effettuati, 50 con la revoca dell’autorizzazione all’azienda colpita ad agosto dal provvedimento dell’amministrazione cinque stelle, una decina le imprese sui cui pendono, nelle stesse condizioni, gli avvisi di diniego al proseguimento dell’attività. Cioè a rischio 2000 posti. Mentre in città si accende il dibattito, le opposizioni non intendono lasciare la presa dopo la settimana di battaglia appena trascorsa culminata, sul piano politico, dopo le proteste degli operai in presidio permanente, con il consiglio comunale di quattordici ore, giovedì. L’esito un nulla di fatto, con i cinque stelle fermi sulle posizioni, tanto che mentre le trattative fervono ma senza risultati, i consiglieri di minoranza col sole che picchiava duro sono saliti sul tetto del Palazzo, questa mattina, per annunciare le successive mosse dell’azione di protesta. Al completo il gruppo del Pd, Simone Guglielmo, Emanuele Di Silvio, Mario Lomuscio e Paola De Dominicis, quindi i civici Mauro De Santis e Mario Proietti, la leghista Giovanna Ammaturo e la quasi leghista (manca solo l’ufficialità) Arianna Cacioni.

In sostanza, come spiegato da Guglielmo a nome di tutta la minoranza: consiglio comunale straordinario sulle cave per chiedere le dimissioni del sindaco e attivare un fondo di solidarietà per i lavoratori delle cave, fino a quando non sarà sospesa la revoca all’azienda e gli operai non saranno tutelati. Un fondo, hanno detto i consiglieri, creato con le indennnità del sindaco, degli assessori e i gettoni dei consiglieri comunali. Un argomento, quello dei compensi, scottante. Era già sbarcato in consiglio. La finalità – mesi fa – non era questa indicata oggi, ma dall’opposizione si chiedeva alla maggioranza di rinunciare ai soldi con diverse possibili opzioni di scopo. La proposta fu bocciata, tranne dare il buon esempio in una seduta, quando il capogruppo cinque stelle Giuliano Santoboni, di fronte ai banchi vuoti dell’opposizione assente in massa per protesta, annunciò che avrebbero rinunciato ai gettoni, solo di quel consiglio, “non siamo qui per le poltrone”. Carte alla mano, invece, non è andata così. All’annuncio non sono seguiti i fatti. Gettoni di maggio, determina di liquidazione del 6 agosto, accanto alla casella Santoboni (e non solo)? Due consigli, conteggiato anche quello degli annunci.

L’intervento di Santoboni 

 

Lo schema di liquidazione, la prima colonna dopo i nomi indica i consigli comunali

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