“Lo sport come cura. Cyberbullismo e dipendenza da Internet”

“Lo sport come cura. Cyberbullismo e dipendenza da Internet”, questo il titolo dell’evento on line promosso a favore degli studenti dal Corecom Lazio, in collaborazione con la Polizia postale e l’Agcom, autorità nazionale garante per le comunicazioni. Un incontro di media education per parlare delle strategie di lotta al fenomeno del cyberbullismo, con il contributo di alcuni addetti ai lavori.

“Lo sport è la migliore strategia di prevenzione a cyberbullismo e dipendenza da internet”.

Ha aperto così l’intervento l’avvocato Iside Castagnola, componente del Comitato Regionale delle Comunicazioni del Lazio. Quindi, rivolgendosi anche ai genitori: “Non possiamo negare ai giovani la realtà virtuale, che alcune volte sfocia in forme di dipendenza, ma possiamo trasformarla nella costruzione di comunità digitali virtuose”. In conclusione è stato espresso l’auspicio che nel nuovo contratto di servizio Rai si tenga sempre più conto nella programmazione e nei palinsesti del fatto che “lo sport è il connettore sociale più idoneo ad abbinare tecnologia, educazione e stili di vita sani.” 

Il componente del Corecom Lazio Federico Giannone ha ricordato, da parte sua, l’importanza dell’alleanza tra le istituzioni, scuola e Polizia Postale, per esplorare le opportunità della rete.

Tra gli interventi, quello del professor Ernesto Caffo, fondatore di Telefono Azzurro, che ha dichiarato: “I ragazzi vanno aiutati a sviluppare un pensiero più critico di cittadinanza nel digitale. Una cittadinanza che li veda più responsabili e protagonisti. Il problema della crescita di comportamenti inadeguati, come il cyberbullismo o il sexting, esiste perché i ragazzi cercano di crearsi un’identità digitale, che non è un’identità reale ma un’identità di consenso da parte degli altri.”

Presente all’ incontro anche il campione del mondo della pallavolo Andrea Lucchetta, ispiratore di migliaia di ragazzi con i suoi programmi ed i suoi cartoni animati prodotti da Rai.

“Il gioco sportivo non è un azzardo. Il gioco è divertimento, condivisione ed inclusione, uno ‘Smart Coach’ deve prendersi cura dei ragazzi e capirne i disagi di qualunque natura.”

Alla fine del dibattito con gli studenti e la Polizia Postale, l’Avv. Castagnola ha chiuso il partecipato incontro con un invito alle famiglie e ai 900 studenti, quello di partecipare alla Maratona di Roma del 19 marzo, come momento per sviluppare relazioni reali contro ogni forma di dipendenza on line e creare così percorsi di pace. 

Le conclusioni della Presidente del Corecom Lazio, Maria Cristina Cafini: “Il Corecom Lazio forte del suo ruolo istituzionale, mira ad ottemperare alle proprie funzioni, a 360 gradi. Lo Sport è uno dei tanti veicoli adatti ai giovani per una sana e consapevole crescita, sia dal punto di vista fisico che psichico. Il ruolo del Corecom Lazio è quello di essere sempre e comunque dalla parte dei cittadini di tutte le età”.